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Le Signore della Valcalepio
Un modo nuovo di diffondere la conoscenza e la cultura del vino

Un gruppo al femminile che riunisca tutta la filiera del vino della zona vitivinicola della Valcalepio: dalla cantina al banco dell’enoteca, passando per docenti di scuola alberghiera e sommelier professioniste.
L’elemento comune è il vino, la caratteristica principale il riunire tante diverse professionalità.
Fortemente voluta, ideata e concepita da Marta Mondonico l’Associazione delle Signore della Valcalepio non desidera impegnarsi solo nella diffusione del buon vino bergamasco ma anche nel fornire nuove occasioni di incontro con questo meraviglioso prodotto della terra bergamasca senza nulla togliere, anzi integrandosi, alle istituzioni già esistenti.
Uno dei molti obiettivi che questa neonata Associazione quindi si prefigge di centrare è quello di aggiungere e consolidare consapevolezza: la consapevolezza di produrre un vino che ha poco o nulla da invidiare alle altre etichette italiane. Una consapevolezza che va comunicata all’esterno, facendo comprendere che dar vita a un vino non è un gioco ma un impegno non solo economico che costa fatica e sacrificio e, come tale, merita il massimo rispetto.
Anche gli stessi produttori (meglio, in questo caso, le stesse produttrici) hanno il compito/dovere di trasmettere i valori del fare vino, facendo percepire che la volontà di fare bene è il vero valore aggiunto.
La consapevolezza ha, inoltre, altre pieghe e altre forme: quella che spinge ad educare e impostare una corretta valutazione in termini economici degli sforzi compiuti per offrire un prodotto sano e curato ad un giusto prezzo; quella di guidare il pubblico, soprattutto quello più giovane a capire come si beve un vino, che è un alimento – non dimentichiamolo - e capirne la complessità è il primo passo per poterlo conoscere e gustare.
Solo donne, quindi, che hanno deciso di fare fronte comune creando un nuovo modo di avvicinarsi al vino e alle sue mille storie.
Donne che provengono da realtà diverse e hanno professionalità diverse, ognuna delle quali apporta le proprie competenze: produttrici di uve e produttrici di vino, ristoratrici, proprietarie di enoteche e di bar, sommelier, docenti di istituti alberghieri, cuoche, maîtres, agenti di commercio e rappresentanti di case vinicole, giornaliste ed esperte di comunicazione, scrittrici e studiose di alimentazione.
Agguerrite, determinate ma soprattutto convinte che solo collaborando insieme e con tutte le istituzioni che ruotano attorno al mondo vitivinicolo, e mai contro, si possano avere dei risultati.
Nella spettacolare cornice della Rocchetta, padrona di casa una delle associate, il 6 maggio le Signore della Valcalepio si sono presentate alla stampa e agli operatori di settore, alla presenza del presidente del Consorzio Valcalepio, Enrico Rota.
Partecipavano alla serata quasi tutte le associate (assenti giustificate le mancanti): sedici donne, tra produttrici, enotecarie, ristoratrici, docenti di istituti alberghieri, giornaliste, sommelier e delegate AIS, scrittrici e rappresentanti. Oltre alla autorità numerosi i rappresentanti di AIS, FISAR e ONAV
Il filo conduttore, naturalmente, il vino. Un bene che nella terra bergamasca è stato per troppo tempo mal considerato proprio dagli stessi abitanti del territorio. Ed è proprio da questo punto, come ha sottolineato Marta Mondonico che del gruppo è la promotrice, bisogna partire: il Valcalepio è cambiato e con esso l’intera e variegata produzione vinicola dell’area di Bergamo.
L’area bergamasca non è terra di grandi aziende agricole: la dimensione è sempre medio piccola, ma non per questo la produzione è qualitativamente inferiore ad altre zone italiane.
La presenza di tante diverse professionalità all’interno della Associazione rimarca ancora una volta la necessità di lavorare insieme e non contro: “Ognuna di noi” ribadisce Marta Mondonico “ è in grado di apportare le proprie competenze per uscire dai confini di una valutazione poco significativa del lavoro che sta dietro alla produzione dei nostri vini”.
L’educazione a far conoscere correttamente il vino come alimento ai più giovani sarà un altro degli obiettivi della Associazione; così come la diffusione del prodotto locale al di fuori dei confini della provincia bergamasca insieme ad altre eccellenze alimentari. Più complessi i temi concernenti legislazione e dazi per l’esportazione.


LE SIGNORE DELLA VALCALEPIO SONO:
Roberta Agnelli – Sommelier, Bergamo
Annamaria Belotti – Agente di Commercio, Caprino Bergamasco
Giancarla Bonaldi – Produttrice Az. Vitivinicola Lorenzo Bonaldi Cascina del Bosco, Sorisole
Vanna Buelli Balestrieri – Produttrice Az. Agricola La Rocchetta, Sarnico
Luciana Cancelli – Produttrice di uve
Eredi Cancelli, Cividino
Nives Cesari – Sommelier e Delegata AIS, Ponte San Pietro
Irina Cingolini – Docente e Ristoratrice Al Pozzo Bianco, Bergamo
Domizia Frattini – Produttrice e Agroristoratrice
Az. Agricola Agriturismo Domizia Frattini, Adrara San Martino
Elena Gatti – Produttrice Az. Agricola Angelo Bertoli, Tagliuno
Cristina Kettliz – Produttrice Tenuta Castello di Grumello, Grumello del Monte
Rossella Masper – Produttrice
Az. Agricola Frontemura, Bergamo
Elena Miano – Comunicazione, associata ASA, Bergamo
Marta Mondonico – Produttrice Tenuta Le Mojole – Tagliuno di Castelli Calepio
Daniela Rubis – Docente e Maître, Zogno
Silvia Tropea Montagnosi – Scrittrice e Studiosa di alimentazione, Bergamo
Alessandra Vespasiano – Ristoratrice
Al Pozzo Bianco, Bergamo


PER INFORMAZIONI
Marta Mondonico - marta@lemojole.it - Cell: 3389953632
Elena Miano - elena.miano@alice.it - Cell: 3491630364



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