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Agricoltura: la Commissione Ue propone di tagliare del 5 per cento i pagamenti
diretti della Pac
Una riduzione di circa il 5% da applicare
a tutti i pagamenti diretti della Politica agricola comune, esentando
dal taglio solo i primi 5mila euro di aiuti concessi agli agricoltori.
E' la proposta presentata dalla Commissione Ue, dal momento che la previsione
di spesa per i pagamenti diretti e per le misure di mercato della Pac,
per l'esercizio finanziario 2014, superano il massimale di spesa provvisorio
previsto dal Consiglio europeo del febbraio scorso. Proposta prontamente
respinta dal Copa Cogeca, l'organizzazione degli agricoltori e delle cooperative
dell'Ue.
La possibilità di presentare una proposta di "disciplina finanziaria"
per garantire che la spesa agricola rimanga entro limiti di bilancio è
prevista sin dal 2003, ma non è mai stata sfruttata fino ad oggi.
In pratica la Commissione può avanzare una proposta, entro la fine
del mese di marzo, per introdurre un taglio lineare dei pagamenti diretti
della Pac, al fine di garantire il rispetto del tetto di spesa per il
primo pilastro.
Nello specifico, la proposta della Commissione prevede - per le domande
di aiuto che gli agricoltori presentano a maggio 2013, ma vanno a carico
del bilancio 2014 - una riduzione di quasi il 5% in tutti i pagamenti
diretti.
L'esenzione dai tagli per i primi 5mila euro di contributi, secondo le
stime dell'Esecutivo comunitario, terrebbe al riparo da questa misura
oltre l'80% dei beneficiari. In Italia, si prevede che circa il 90% degli
agricoltori non sarebbero colpiti dall'intervento, dal momento che - in
base alla relazione sui pagamenti diretti erogati nel 2011 - la maggiorparte
delle imprese italiane riceve aiuti entro la soglia dei 5mila euro.
La proposta, che deve deve essere adottata dal Parlamento europeo e dal
Consiglio entro il 30 giugno, non è piaciuta comunque al Copa Cogeca:
secondo il segretario generale Pekka Pesonen, "il taglio non era
stato pianificato e rischia di compromettere importanti decisioni di investimento
già assunte dagli agricoltori, aggravando l'attuale crisi economica".
(Angela Lamboglia - www.fasi.biz)
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