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ENTI E
MINISTERI
I prodotti d’eccellenza siciliani alla
conquista dei mercati russi
Agroalimentare, turismo e sostegno alle imprese: sono queste le tre linee
guida che sta seguendo ormai da tempo il Consorzio Etna World Trade (EWT),
nato proprio dall'esigenza di far conoscere in ambito internazionale le
"eccellenze" siciliane. E adesso arriva anche una scadenza ben
precisa: “Ci siamo dati un anno di tempo per puntare alla realizzazione
a Mosca di un Punto Sicilia che ospiterà prodotti enogastronomici
di alta qualità”. Così il presidente del Consorzio
Etna World Trade, Gigi Saitta, ha esordito nel suo intervento al 1°
Business Forum Regionale Sicilia-Russia 2013, organizzato dal Consorzio
assieme all'Associazione Conoscere Eurasia e con il sostegno di Banca
Intesa San Paolo e Banca Intesa Russia e in collaborazione con l'Ice,
agenzia per la promozione all'estero delle imprese italiane, Banca Nuova
e Camera di Commercio Messina. Un incontro particolarmente importante,
vista la presenza, negli storici saloni del Palazzo Biscari, nel cuore
antico di Catania, di numerose personalità istituzionali e del
mondo commerciale russo e asiatico, oltre a buyers e tour operators.
L’agroalimentare, come rivelato dai tanti interventi, è certamente
la locomotiva trainante di questi nuovi rapporti commerciali e sempre
più turisti e consumatori russi sono affascinati e conquistati
dalle eccellenze della nostra Isola: dal vino ai formaggi, dalla frutta
secca al miele, all’intera enogastronomia. Un dato non indifferente,
in un momento particolarmente delicato per l’intera economia italiana
ed europea e se si considera anche che non solo i prodotti agroalimentari
ma pure quelli artigianali, industriali, e poi il settore turistico, immobiliare,
medicale, artistico-culturale, della moda rappresentano l'alta qualità
siciliana.
“La Russia è un mercato e un partner strategico per l’Italia.
Il valore degli interscambi è di circa 40 miliardi di euro l’anno,
purtroppo la quota che riguarda la Sicilia è assolutamente trascurabile
– sottolinea Antonio Fallico, presidente di Banca Intesa Russia
e dell’Associazione Conoscere Eurasia -. La Sicilia può puntare
particolarmente sull’agroalimentare, basti pensare che la Russia
importa prodotti per un controvalore di 8 miliardi di euro l’anno
e non mancano certo i prodotti tipici d’eccellenza. Un segmento
importante è quello turistico. In Italia si è passati dai
60.000 turisti russi di qualche anno fa ai 700.000, 400.000 dei quali
vengono in Sicilia. Il turista russo spende 192 euro al giorno, rispetto
ai 160 del canadese e i 115 dello statunitense. La Sicilia – prosegue
Fallico - deve però adeguare le sue strutture ricettive su standard
di lusso, per poter soddisfare le richieste di un utente molto esigente.
Le imprese siciliane devono puntare sull’innovazione che è
il requisito essenziale per fare internazionalizzazione”.
Al Consorzio aderiscono, in qualità di soci interni, una decina
di associati e oltre 80 aziende siciliane tra le più rappresentative
del tessuto economico-imprenditoriale siciliano.
Tiziana Vecchio, del Ministero dello Sviluppo economico, si è soffermata
sui rapporti commerciali tra la Sicilia e la Russia. “Il valore
dei beni esportati dalle imprese siciliane nel 2012 è di oltre
19 milioni di euro, con un incremento rispetto al 2011 del 3,9%. Molto
più rilevanti sono, invece, le importazioni dalla Russia. Nel 2012,
infatti, hanno superato i 3,9 miliardi di euro, con una crescita del 53,8%.
Nella graduatoria delle regioni italiane che esportano nella Federazione
Russa la Sicilia si colloca al 15esimo posto, contribuendo per il 3,2%
alle vendite sul mercato russo del Mezzogiorno e rappresentando lo 0,2%
dell’export complessivo nazionale in Russia. Sull’altro versante
la Sicilia si colloca al primo posto tra le regione italiane che maggiormente
importano dalla Russia”.
E proprio nei saloni di Palazzo Biscari di Catania è stata allestita
"Vetrina Sicilia", una esposizione che ha ospitato i prodotti
di oltre 40 aziende siciliane: prodotti principali, quelli dell’agroalimentare
e le offerte turistiche.
"Il Consorzio - osserva Gigi Saitta, presidente EWT - ha ospitato,
in questi anni, i buyer più importanti della Federazione russa
e del mercato euroasiatico. E' stato registrato il marchio Mercato Italiano.
Al mercato russo sono state presentate circa 124 referenze di aziende
siciliane alcune delle quali hanno già avviato le procedure per
ottenere le certificazioni necessarie per l’esportazione di prodotti
in territorio Russo. E' stato allestito – aggiunge Saitta –,
un catalogo dei prodotti che rappresenta una sorta di “vetrina”
dei prodotti di eccellenza siciliani”.
L’incontro, moderato dai giornalisti Nicola Savoca e Daniele Lo
Porto, ha visto tra gli altri gli interventi di: Egor Ludkevich, funzionario
della rappresentanza commerciale della Russia in Italia; Alberto Ranieri,
direttore Area Sicilia Intesa Sanpaolo; Paola Miranda, Servizio Estero
Intesa Sanpaolo; Giorgio Merletti, presidente nazionale Confartigianato;
Alexander Moiseev, amministratore delegato di Kaspersky Italia; Giuseppe
Condorelli, amministratore Industria Dolciaria Belpasso; Paolo Angius,
vice presidente Banca Nuova; Giuseppe Salpietro, responsabile attività
promozionali Camera di Commercio Messina; Josè Rallo, consigliere
della Tenuta Donnafugata di Marsala; Enzo Taverniti, presidente della
Società Aeroporto Catania; Bruno Marziano, Presidente Commissione
attività produttive Ars.
Il business forum è stato organizzato con il patrocinio di Regione
Siciliana, Assemblea regionale siciliana e Comune di Catania.
Antonio Iacona
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