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Ismea-RRN: studio di impatto delle proposte di riforma della Pac
post 2013
Nell'ambito della Rete Rurale Nazionale, l'Ismea - attraverso un modello
di simulazione microeconomica - ha realizzato uno studio-indagine finalizzato
a valutare il possibile impatto della riforma della Pac sul bilancio delle
aziende agricole italiane.
L'analisi, basata su 120 casi aziendali per sette diversi settori di appartenenza,
in prevalenza rappresentativi delle produzioni del Bacino mediterraneo
(frumento duro, frumento tenero, mais, olivo, bovini da carne, bovini
da latte e ovini), ha fatto emergere aspetti e problematiche peculiari
che sfuggono, normalmente, all'osservazione basata su modelli d'indagine
aggregata.
In particolare, il modello utilizzato da Ismea ha confermato come le ipotesi
di riforma in discussione a Bruxelles penalizzino i settori caratterizzati
da una più elevata intensità produttiva e, di contro, arrechino
vantaggi alle produzioni cosiddette estensive.
Dall'analisi di impatto è emerso in particolare che, alla luce
delle attuali proposte, a subire un netto peggioramento delle performance
economiche saranno soprattutto l'allevamento bovino da carne e l'olivicoltura,
settori per i quali si stima un calo della redditività lorda aziendale
tra il 30 e il 46 per cento.
Rilevante, seppure più attenuata, la reazione negativa allo schema
di riforma delle Pac nei settori dell'allevamento bovino da latte, del
mais e del grano duro. Per le aziende specializzate nella coltivazione
del frumento tenero il nuovo impianto della Politica agricola comune comporterebbe
invece perdite economiche complessivamente limitate, mentre è positivo,
secondo il modello di simulazione dell'Ismea, l'impatto previsto sull'allevamento
ovino. (www.ismea.it)
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