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ENTI E
MINISTERI
Riforma europea pesca, ministro Catania sostenga in consiglio richieste
su rigetti
Le Associazioni del settore ittico dell'Alleanza
delle Cooperative italiane, chiedono al Ministro Catania di sostenere
con forza nel Consiglio EU dei ministri della pesca, in corso a Bruxelles,
le richieste volte a mitigare le devastanti ripercussioni del bando dei
rigetti, misura che costituisce il pilastro della proposta di riforma
della Politica Comune della Pesca 2014-2020 e che mal si attaglia al Mediterraneo.
Sul divieto dei rigetti, con il conseguente obbligo di sbarco a terra
delle catture, la posizione votata dal Parlamento Europeo ha solo previsto
un lieve slittamento delle date, senza incidere sulla sostanza di una
misura che, denunciano le Associazioni Pesca dell'Alleanza delle Cooperative,
rimane di fatto inapplicabile, così come attualmente prevista,
nella realtà del Mediterraneo, dove la pesca viene esercitata su
un numero molto elevato di specie.
La cooperazione della pesca ritiene fondamentale il ruolo del Consiglio
europeo per segnare ulteriori passi avanti rispetto ai positivi risultati
già incassati lo scorso giugno, quando intanto si è registrato
un tendenziale accordo sull'ipotesi di limitare il divieto di rigetto
e conseguente obbligo di sbarco solo alle specie soggette a taglia minima.
Riteniamo indispensabile non solo limitare il divieto dei rigetti alle
specie soggette a quote e, per il Mediterraneo, a taglie minime, ma anche
apportare ulteriori correzioni di tiro, sia per quanto riguarda lo slittamento
dell'entrata in vigore del divieto al 2020, che l'introduzione di un margine
di tolleranza del 10%. Solo un approccio graduale e la previsione di un
margine di flessibilità potrà ovviare alla astrattezza con
cui la Commissione europea continua a imporre dall'alto al Mediterraneo
regole lontane dalla realtà cui devono
(www.federcoopesca.it)
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