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ENTI E
MINISTERI
Riforma della PAC: pessime decisioni
LIPU e WWF indignati per quanto deciso dalla Commissione
Agricoltura del Parlamento europeo che cancella i benefici della Politica
agricola per l'ambiente
Quella approvata dalla Commissione è una controriforma che rappresenta
un grave danno all’ambiente e ai cittadini contribuenti europei".
E' il commento di LIPU e WWF al voto della Commissione Agricoltura del
Parlamento europeo sulla riforma della Politica agricola comune (Pac)
dell’Unione europea. La Commissione agricoltura e sviluppo
rurale del Parlamento europeo (Comagri) ha completato oggi le votazioni
sulla riforma della Pac, approvando una serie di proposte controverse
che hanno praticamente cancellato i benefici che la Pac (che entrerà
in vigore nel 2014) avrebbe potuto apportare all’ambiente.
"Quanto deciso la scorsa settimana - dichiarano LIPU e WWF - è
in palese contrasto con la proposta originaria della Commissione Europea
che, seppur timidamente, tentava di legittimare nuovamente, agli occhi
dei contribuenti europei, il bilancio agricolo dell'UE (34% del bilancio
complessivo) introducendo una maggiore condizionalità ambientale
per i contributi concessi agli agricoltori.
"Siamo sdegnati per le decisioni della Commissione agricoltura -
proseguono LIPU e WWF - che su molti punti si è praticamente divisa
a metà con numerosi emendamenti approvati per un solo voto di scarto.
Le misure del “greening” della Pac sono state praticamente
cancellate, ossia le misure in favore della biodiversità e per
contrastare i cambiamenti climatici previste nel primo pilastro per i
pagamenti diretti alle aziende agricole".
Con il suo voto la Comagri, vergognosamente condizionata dagli interessi
a breve termine dell’agricoltura intensiva e dell’industria
agro-alimentare, ha sprecato un’opportunità storica per sostenere
un’agricoltura amica dell’ambiente. Ha quindi posto una grave
ipoteca sul futuro dell’agricoltura, che dipende dal mantenimento
delle risorse naturali. Questo è il risultato della preponderante
presenza di deputati legati alle forti lobby dell’agricoltura industriale.
Secondo LIPU e WWF, "una delle decisioni più gravi, presa
a maggioranza dai deputati della Comagri, è il doppio finanziamento
degli agricoltori per le stesse misure ambientali pagate sia col primo
che con il secondo pilastro della Pac". In pratica gli agricoltori
che ricevono pagamenti per la realizzazione di azioni agro-ambientali
nell'ambito dello sviluppo rurale saranno automaticamente ammessi al pagamento
del “greening” del primo pilastro ricevendo un premio aggiuntivo
del 30% del contributo base (praticamente un doppio pagamento per la stessa
azione). Una decisione che dovrà essere giustificata con molta
attenzione, non solo perché illegale ai sensi della Legge comunitaria,
ma anche perché comporta una sottrazione di quasi tre miliardi
di euro l'anno dai programmi ambientali, che già subiranno altri
consistenti tagli nel bilancio comunitario.
"E' vergognoso - proseguono le due Associazioni - come in tempi di
crisi i deputati europei abbiano votato per pagare due volte la stessa
azione. Con il loro voto hanno contribuito ad aggravare il taglio dei
finanziamenti per i beni pubblici e la tutela degli interessi generali
dei cittadini europei ad esclusivo vantaggio degli interessi privati di
breve termine del settore agricolo".
Le decisioni della Comagri che hanno cancellato l’ambiente dalla
riforma della PAC allontanando l’agricoltura europea da un’autentica
sostenibilità ambientale, sono le seguenti:
Greening: sono cancellate le tre misure obbligatorie in favore del clima
e biodiversità proposte dalla Commissione Ue (rotazione e diversificazione
delle colture, protezione dei prati permanenti ed aree d’interesse
ecologico) sostituite da un “menù” di misure stabilite
dalle Amministrazioni nazionali e regionali che gli agricoltori potranno
liberamente adottare. Qualsiasi sistema di certificazione permetterà
di entrare nel greening. Il risultato sarà la realizzazione di
misure non efficaci disperse sul territorio che consentono agli agricoltori
di ottenere gli stessi finanziamenti senza aumentare l’impegno per
la tutela dell’ambiente.
Sviluppo Rurale: oltre all'introduzione di sussidi illegali con il doppio
pagamento agli agricoltori per le stesse misure, la Comagri ha confermato
la proposta della Commissione Ue per l'introduzione nel secondo pilastro
della Pac di un costoso strumento per la stabilizzazione dei redditi e
le assicurazioni contro le calamità naturali, che finirà
per impegnare la maggior parte dei finanziamenti destinati allo sviluppo
rurale.
Aree di elevato valore naturale: la Comagri ha respinto la proposta d’introdurre
specifici programmi per la gestione delle aree agricole di elevato valore
naturale e per l’agricoltura biologica, pratiche che svolgono un
ruolo cruciale nella fornitura di beni pubblici ambientali e sostegno
all'economia rurale. La previsione di specifici programmi avrebbe assicurato
maggiori finanziamenti a queste pratiche agricole più sostenibili
per l’ambiente.
Condizionalità: poteri conservatori hanno causato l'indebolimento
della condizionalità - uno dei principi base della Pac: per ricevere
i sussidi bisogna rispettare la legge e seguire le buone pratiche - facendoci
tornare indietro agli anni peggiori della Politica agricola.
"Il voto di oggi non è il punto di arrivo - dichiarano LIPU
e WWF - e ci sarà presto l’opportunità per ribaltare
queste pericolose decisione nel corso della votazione plenaria del Parlamento
europeo all’inizio di marzo.
Ci appelliamo alla responsabilità degli eurodeputati, in particolare
quelli italiani, per cambiare quanto deciso oggi dal Comagri nel rispetto
dei principi costituenti della Ue, nel rispetto dei diretti degli cittadini
contribuenti, per assicurare un futuro a lungo termine sia agli agricoltori
sia all’ambiente, dimostrando così - concludono LIPU e WWF
- indipendenza da lobby agricole sempre meno lungimiranti e non interessate
al bene comune".
(www.wwf.it)
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