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ENTI
E MINISTERI
Quote latte
L’italia non “splafona” e i produttori
non devono versare il prelievo. Visca (Confagricoltura Torino): “risparmiati
oltre 50 milioni di euro”
Buone notizie per gli allevatori: l’Italia non ha superato
il tetto delle quote latte assegnato dall’Europa e pertanto non
dovranno versare il prelievo mensile relativo al mese di marzo. Lo conferma
AGEA, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura, la quale ha comunicato
che il quantitativo consegnato dagli allevatori italiani è stato
di 10 milioni 807 mila tonnellate, circa 24 mila in meno rispetto alla
quota massima per le consegne nazionali. Ne consegue che i produttori
non devono pagare il prelievo e gli acquirenti (caseifici) non devono
effettuare la trattenuta.
“In un momento di difficoltà per la generale scarsa liquidità
da parte delle imprese, – afferma il vicepresidente di Confagricoltura
Torino e presidente dell’Associazione Regionale Produttori Latte
Tommaso Visca - questa notizia è accolta con particolare favore
da parte dei produttori. La decisione di Agea di non provvedere al versamento
permette al comparto di tirare un respiro di sollievo”.
Tradotto in cifre, questo significa in “risparmio” per i produttori
di latte di oltre 50 milioni di euro e nessun ricorso a fideiussioni o
mutui bancari per effettuare il pagamento.
Nel caso in cui si fosse superato il quantitativo di quote latte stabilito
dalla normativa comunitaria, invece, i produttori avrebbero dovuto effettuare
il prelievo, e gli acquirenti la trattenuta, entro il 30 maggio prossimo.
Con la comunicazione di Agea si evita il versamento e la successiva restituzione
per il mancato esubero nazionale.
Il Piemonte è una delle regioni italiane più importanti
per numero di allevamenti bovini: il comparto del latte rappresenta circa
3.000 aziende, per una produzione complessiva di quasi 9 milioni e mezzo
di quintali di latte (dati 2011).
Confagricoltura Torino
Ufficio Stampa
upa.stampa@upatorino.it
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