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ENTI E
MINISTERI
Approvato il nuovo piano assicurativo agricolo 2013, opportunità
importanti per l’agricoltura italiana
Il Piano è stato predisposto con il fattivo contributo delle
parti interessate e si caratterizza per alcuni aspetti innovativi, in
grado di orientare le scelte degli agricoltori.
Il piano assicurativo agricolo 2013, approvato il 24 gennaio, dalla Conferenza
Stato-Regioni, pone le basi per consentire alle imprese agricole di cogliere
appieno le opportunità offerte dalla riforma della Politica agricola
comune.
Il Piano è stato predisposto con il fattivo contributo delle parti
interessate e si caratterizza per alcuni aspetti innovativi, in grado
di orientare le scelte degli agricoltori.
In particolare:
- abbandono del sostegno alle polizze monorischio e concentrazione delle
risorse pubbliche, comunitarie e nazionali, sulle forme più complete
di copertura dei rischi (pluri e multi), mediante rimodulazione delle
percentuali massime di intervento;
- maggiori incentivi ai nuovi assicurati;
- differenziazione tra eventi catastrofali, come ad esempio la siccità,
da quelli sistemici, come la grandine, per consentire una migliore sostenibilità
del sistema ed una maggiore propensione delle imprese assicurative a prendere
in carico i rischi;
- possibilità per le imprese agricole di indirizzare la copertura
assicurativa verso i rischi che hanno concreta possibilità di verificarsi
nei territori di riferimento;
- associazione del rischio “colpo di sole” con quello di “venti
sciroccali” e “gelo/brina” con “sbalzi termici”,
per garantire una migliore distribuzione territoriale dei rischi stessi;
- ampliamento delle possibilità assicurative per la zootecnia,
come ad esempio le riduzioni di produzione di latte bovino a seguito di
squilibri termo igrometrici, introdotte a livello sperimentale;
- possibilità per i maidicoltori di assicurare le produzioni contro
le fitopatie responsabili delle aflatossine nel mais.
Le novità introdotte favoriscono, inoltre, il progressivo allargamento
territoriale dello strumento assicurativo alle Regioni del Centro Sud,
dove solo un esiguo numero di imprese aderisce alle coperture agevolate
dei rischi che, alla luce di ciò che è avvenuto negli ultimi
anni, rappresentano l’unico strumento in grado di dare risposte
adeguate alle gravi conseguenze delle avversità atmosferiche, che
sempre più spesso colpiscono i tali territori.
Allo strumento assicurativo dovranno poi essere affiancati, in maniera
complementare, i fondi di mutualizzazione, previsti nella riforma PAC,
per consentire alle imprese agricole di governare anche quei rischi a
fronte dei quali non è attualmente possibile sottoscrivere polizze
agevolate e la cui gestione, nell’ambito della nuova programmazione
comunitaria, è affidata proprio a queste misure di intervento,
come ad esempio lo strumento per la stabilizzazione dei redditi.
Lo sviluppo di un sistema moderno di gestione dei rischi a disposizione
delle imprese agricole costituisce uno degli elementi essenziali per garantirne
la competitività nei mercati caratterizzati da elevata volatilità
ed in continua evoluzione come quelli agricoli, senza trascurarne gli
elementi di qualità e territorialità che delineano i punti
di forza di molte nostre imprese. (www.aiol.it)
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