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ENTI E
MINISTERI
Negoziati sulla riforma della Pac: principali questioni aperte in discussione
nelle prossime settimane
Nonostante su vari aspetti generali della riforma si sia raggiunto
negli scorsi mesi un buon livello di accordo, secondo la Commissione europea
alcune questioni importanti rimangono aperte, e dovranno essere definite
nei triloghi in corso:
-Convergenza interna: la Commissione è a favore di un livello assoluto
minimo di convergenza interna, per aumentare il livello dei pagamenti
per gli agricoltori che hanno ricevuto minore supporto negli scorsi anni.
La convergenza dei pagamenti diretti dovrebbe non rimanere un intento
ma trasformarsi in un qualcosa di tangibile e ambizioso entro il 2019.
- Greening: le misure di greening devono essere efficienti. La Commissione
intende vigilare affinché misure di greening semplici ed efficienti
vengano realizzate nei vari Stati membri, su base obbligatoria; questo
implica, inoltre, che vi sia un effettivo sistema di penalità nel
caso di non rispetto del greening.
- Strumenti aggiuntivi per indirizzare meglio il supporto: i regimi per
giovani agricoltori, piccoli agricoltori e zone svantaggiate possono contribuire
a raggiungere l’obiettivo di mantenere e rinnovare il settore agricolo
europeo, in particolare sostenendo l’avvio di attività agricole
da parte di giovani. La Commissione intende quindi difendere la propria
proposta di prevedere un top-up obbligatorio del 25% per il regime per
i giovani agricoltori nel 1° pilastro.
- Maggiore trasparenza della Pac.
- Incoraggiare le Op, le associazioni interprofessionali e catena corta
di approvvigionamento per migliorare la competitività dei vari
settori dell’agricoltura europea, fornendo un supporto agli agricoltori
nel mentre in cui vengono abbandonati vecchi meccanismi quali le quote
zucchero; creare delle misure più efficaci per la gestione di crisi
eccezionali.
- Capping e riduzione progressiva: la Commissione vuole che vi sia una
riduzione progressiva da applicare ai pagamenti di base (ma non al greening)
al di sopra dei 150.000€, con un tetto posto ai 300.000€; questa
misura dovrebbe inoltre essere obbligatoria in tutti gli Stati membri.
(www.aiol.it)
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