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ENTI E
MINISTERI
Le indicazioni geografiche dell’UE valgono circa 54 miliardi di
euro a livello mondiale
La Commissione ha pubblicato il 4 marzo uno studio sul valore
del sistema di tutela delle denominazioni di prodotti agricoli e alimentari
("indicazioni geografiche" o "IG").
Il 60% dei prodotti IG europei è stato venduto nel paese di produzione,
il 20% in altri paesi dell'UE e il restante 20% è stato esportato
al di fuori dell'UE. Le esportazioni extra-UE, per un valore di circa
11,5 miliardi di euro, erano dirette principalmente negli Stati Uniti
(30%), in Svizzera e Singapore (7% ciascuno), in Canada, Cina, Giappone
e Hong Kong (6% ciascuno).
Dacian Ciolos, Commissario per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale,
ha espresso soddisfazione per questi risultati: "I nostri IG valgono
54,3 miliardi di euro in tutto il mondo e rappresentano il 15% delle esportazioni
totali di alimenti e bevande. Ciò dimostra la loro importanza per
l'economia dell'UE e il valore del nostro impegno per promuovere e difendere
questo sistema. Gli IG sono fondamentali per generare valore aggiunto
– e occupazione – a livello locale, rendendo più redditizia
l’attività agricola. La nuova regolamentazione sulla qualità,
entrata in vigore di recente, consoliderà ulteriormente questa
situazione."
Nel periodo 2005-2010 i vini rappresentavano il 56% delle vendite complessive
di prodotti alimentari e agricoli a denominazione protetta prodotti nell'Unione
europea (30,4 miliardi di euro), i prodotti agricoli e alimentari rappresentavano
il 29% (15,8 miliardi di euro), le bevande spiritose il 15% (8,1 miliardi
di euro) e i vini aromatizzati lo 0,1% (31,3 milioni di euro). Lo studio
analizza inoltre il valore premio dei prodotti recanti un'indicazione
geografica, ossia il premio che si può prevedere sul mercato per
un prodotto IG rispetto a prodotti simili non IG: secondo le stime, un
prodotto IG viene venduto a un prezzo mediamente 2,23 volte superiore
rispetto a un prodotto non IG.
In Italia nel 2010 il valore delle vendite dei prodotti IG ammontava a
quasi 12 miliardi di EUR, ripartiti quasi equamente tra prodotti e alimenti
agricoli (che rappresentano il 51% del volume di vendita) e vini (il 48%).
Le bevande spiritose rappresentano invece solo l’1% delle vendite.
È il settore vinicolo quello che vanta il maggior numero di prodotti
a indicazioni geografica (complessivamente 521 prodotti DOC e IGP), seguito
dal settore dei prodotti e alimenti agricoli (193) e dalle bevande spiritose
(39).
Per quanto riguarda i mercati di destinazione, il 57% degli IG italiani
risulta venduto sul territorio nazionale, il 24% è destinato a
mercati di altri Stati membri e il 19% è invece esportato al di
fuori dell'UE.
Per informazioni più dettagliate: MEMO/13/163 e http://ec.europa.eu/agriculture/external-studies/value-gi_en.htm
(http://ec.europa.eu)
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