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ENTI E
MINISTERI
OGM, l'Europa non decide: tutto fermo fino al 2014
Gli Stati non decidono, la Commissione non vuole forzare
la mano
Una fermata che sa di resa, ma che
quantomeno ammette un fallimento.
L'Europa concorda di non saper decidere sulla questione OGM: nodo della
decisione, l'incapacità di concordare su alcuni dossier e rapporti
tra gli Stati poco efficienti.
Risultato, il processo è congelato, con eventuali nuove autorizzazioni
di prodotti geneticamente modificati bloccati fino al 2014.
Detto altrimenti, ogni volta che il Consiglio Europeo prova a toccare
l'argomento, manca sempre una maggioranza decisionale.
Tra gli Stati più bellicosi, Francia, Germania, Lussemburgo, Austria,
Ungheria, Grecia, Bulgaria e Polonia: loro vietano gli OGM sul territorio
nazionale, loro fanno ostruzionismo decisionale.
Va ricordato come la normativa europea permetta, in caso di non decisione
degli Stati membri, l'azione indipendente della Commissione Europea, posto
il parere positivo dell'EFMA, agenzia agricola. L'EFMA ha dato da tempo
parere favorevole, ma la Commissione ha deciso per l'immobilità,
lasciando campo libero agli Stati.
A Sancirlo, l'intervista di Frederic Vincent, portavoce del commissario
alla Sanità, rilasciata all'Agenzia Afp: "La Commissione,
se vuole, può lanciare il processo per autorizzare la coltura di
una soia e di sei mais Ogm, tra cui il MON810, ma non lo farà»,
ha detto all'agenzia Afp Frederic Vincent, portavoce del commissario alla
Sanità, Tonio Borg, incaricato del dossier. Ovvero: «Le autorizzazioni
per la coltura di OGM sono congelate (per almeno un anno e mezzo)".
Sicuramente un fallimento a livello Europeo, ma anche l'ennesima prova
di discordia tra gli Stati: allora, la non decisione della Commissione
colpisce anche i singoli governi, mettendoli di fronte all'ennesima dimostrazione
di egoismo.
(Matteo Clerici - www.newsfood.com)
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