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ENTI E
MINISTERI
A. Primiceri, Presidente APES &
A. Pace, Presidente AVPN danno vita alla Federazione Associazioni
della Pizza (FAP)
Dopo 32 anni esatti (l'APES venne fondata nel gennaio 1981), la categoria
dei pizzaioli inizia la fase di ricompattamento della categoria.
Evento molto significativo, grandemente atteso e auspicato ma molto controverso,
stante le innumerevoli e personalistiche divisioni nel settore createsi
negli anni.
L'APES e l'AVPN hanno dato vita alla Federazione Associazioni della Pizza,
firmando via skype un Protocollo d'Intesa, dove è inteso che la
Pizza, e non pizzaioli e pizzerie, è la vera protagonista dell'attività
che verrà promossa in sinergia iniziando questo percorso, dunque,
proprio dalle prime due Associazioni storiche del settore.
Antonio Primiceri, Presidente APES: “Ben prima del 1981 plaudo alla
pizza, incredibile e inesauribile patrimonio nazionale per un mercato
che ha ancora molto da dare e da sviluppare:
la FAP è un grandissimo risultato per tutto il comparto. Ripartiamo
con più vigore.”
L'A.P.E.S., Associazione Pizzaioli e Similari, viene fondata nel 1981
a Taormina da un gruppo di ristoratori pizzaioli provenienti da più
parti d'Italia e anche dall'estero: la categoria dei pizzaioli non aveva
sino ad allora alcuna rappresentanza nel settore ristorativo e nel panorama
gastronomico italiano di quegli anni.
Gli scopi statutari furono identificati nella Formazione Professionale,
allora inesistente, e nella Promozione e Diffusione del prodotto Pizza
Italiana nel nostro Paese e nel mondo.
Per questi scopi sociali, l'A.P.E.S. viene Certificata per la Qualità
dal 2003.
Al fine di sostenere e ampliare questi programmi si è dato vita
ad un house-organ, PizzaPress, con lo scopo di raggiungere tutte le pizzerie
e sensibilizzare la categoria a migliorare il servizio, il prodotto e
il rapporto con il consumatore.
In quegli anni non esistevano prodotti per la pizzeria, venivano utilizzati
prodotti cosiddetti di "seconda scelta": non esistevano farine
per pizza, come non esistevano pomodori pelati confezionati a tale servizio,
come mozzarella per pizza. Erano conosciute, e in commercio, le mozzarelle
di bufala e il fior di latte per il consumatore ma non per la ristorazione-pizzeria.
Altrettanto era per le attrezzature: curioso che non esistesse la pala
con lo scorrimento in legno per evitare scottature all'operatore al forno
(questi in genere usava l'anima in cartone della carta igienica...) come
non esisteva l'impastatrice o forni elettrici speciali (in genere si adattavano
quelli per il pane e la pasticceria).
L'A.P.E.S. iniziò la sua attività con un'importante e sostenuta
comunicazione alla stampa e alle televisioni (il Presidente Primiceri,
ristoratore per tradizione, era anche un giornalista), vi furono i primi
servizi sulla storia e sul possibile sviluppo futuro e sociale di questo
piatto, già molto conosciuto all'estero, soprattutto in America.
Eventi, fiere e concorsi facilitarono la visibilità e la promozione
di questo personaggio, il pizzaiolo, peraltro estroverso e fantasioso.
Poco alla volta grandi aziende si avvicinarono al settore intuendone l’alto
potenziale: di fatto va precisato che il pizzaiolo non è un cliente
diretto, usa molto il "cash and carry", i grossisti, la Grande
Distribuzione, la conseguenza è che molte aziende non si rendono
conto di avere fra i loro clienti anche i pizzaioli, che come ragione
sociale molte volte si presentano piuttosto come ristorante, tavola calda,
trattoria e oggi anche hotel, agriturismo, villaggi turistici, camping...
La sinergia professionale e rappresentativa creatasi con l’Associazione
Verace Pizza Napoletana, fondata da Antonio Pace nel 1984, diviene motivo
di ulteriore crescita e confronto fra i pizzaioli.
I due Presidenti hanno sempre mantenuto negli anni un reciproco rispetto
per le scelte fatte in favore della categoria: la Federazione rappresenta
oggi l’unico e ulteriore passo in avanti per riunire una categoria
che ha ancora molto da esprimere e da raggiungere nel panorama gastronomico
nazionale.
Per informazioni:
APES - Ufficio Stampa
Tel. 02 33104892
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