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ENTI E
MINISTERI
Il Direttore Generale della Fao elogia la tendenza verso una produzione
di cibo su piccola scala e locale
“La sostenibilità dipende dal modo in cui il cibo viene
prodotto e consumato”
La produzione su piccola scala, i circuiti locali di produzione e di consumo
e il recupero di colture tradizionali sono tutti fattori che giocano un
ruolo importante nella lotta alla fame, ha detto il Direttore Generale
della Fao, José Graziano da Silva, in un incontro con i professori
e gli studenti dell'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche
di Pollenzo , aggiungendo che esistono molte possibilità di cooperazione
tra la Fao e l'ateneo stesso per realizzare la visione di un mondo libero
dalla fame e sostenibile.
Egli ha sottolineato come la Rivoluzione Verde negli anni '60 fosse riuscita
ad aumentare la disponibilità di cibo pro capite di oltre il 40
per cento, ma al costo della perdita di diversità alimentare dovuta
alla concentrazione su poche colture e con un impatto di notevole portata
sull'ambiente dovuto all'uso intensivo di prodotti chimici.
Ora invece esiste una tendenza verso la coltivazione e la messa sul mercato
di alimenti tradizionali, verso il miglioramento delle infrastrutture
e dei mercati locali, favorendo in questo modo i produttori di piccola
scala. E tutto questo è buono per l'ambiente e per l'economia delle
aree rurali dove la fame colpisce più duramente, ha sottolineato
il Direttore.
"Le colture sotto utilizzate ... possono avere un impatto positivo
sulla sicurezza alimentare," ha aggiunto. "Recuperare queste
colture è un modo per raggiungere la sicurezza alimentare ma anche
per riscoprire sapori perduti e per conoscerne di nuovi. Questo è
qualcosa che avvicina tutti voi ai contadini poveri di tutto il mondo"
ha continuato il Direttore, rivolgendosi al pubblico dell'Università
degli Studi di Scienze Gastronomiche.
Graziano da Silva, ha citato la cassava in Africa e in Sud America e la
quinoa nelle Ande come esempi di cereali che cominciano finalmente ad
essere conosciuti, a tutto beneficio dei contadini poveri e delle loro
famiglie. Egli ha inoltre incoraggiato il pubblico in sala a sostenere
e a promuovere l'Anno internazionale della Quinoa, che viene celebrato
quest'anno. (www.aiol.it)
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