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ENTI E
MINISTERI
Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano:
entro il 2020 l'obiettivo è di esportare un milione e mezzo di
forme.
L'export è sempre più importante
per i formaggi italiani DOP. Nel 2012, il Parmigiano e il Grana Padano
hanno realizzato incrementi oscillanti tra il 7 e il 7,7%. Il mercato
internazionale dei formaggi sarà sotto la lente durante i prossimi
Stati Generali del Latte, che quest'anno festeggiano la decima edizione,
come sempre alla Fiera di Cremona durante la Fiera Internazionale del
Bovino da Latte (24-27 ottobre).
“Ci sono occasioni che si
vanno aprendo. E vanno sfruttate”. Stiamo parlando di export. E
più precisamente di quello legato al Parmigiano Reggiano e al Grana
Padano, le due più importanti Dop del settore lattiero-caseario
italiano.
La dichiarazione ottimistica, ma tutta da realizzare arriva da Daniele
Rama, docente di economia agroalimentare alla facoltà di Agraria
dell’Università Cattolica di Piacenza, a margine di un’analisi
sull’andamento economico del comparto, con uno sguardo attento alle
prospettive che si apriranno con la cessazione delle quote latte, scadenza
fissata al 31 marzo 2015.
L’export cresce di anno in anno, ma la crisi dei consumi interni
frena le migliori performance che si potrebbero realizzare sull’intero
comparto
“Oggi un quarto della produzione totale di Parmigiano Reggiano e
Grana Padano Dop è destinata all’export – spiega Rama
– Si tratta di una fetta importante, che garantisce un ottimo ritorno
economico. Purtroppo però, con un mercato nazionale praticamente
fermo a livello di consumi causa la crisi, le ottime performance ottenute
dall’export, da sole, non possono bastare per assicurare al mercato
il necessario equilibrio.” Da circa due anni i listini dei due grana
marcano una continua riduzione, tant’è vero che sulla piazza
di Milano, nell’aprile scorso il Parmigiano Reggiano a 12 mesi incassava
8,75 euro/kg a fronte dei 9,48euro/kg incassati nello stesso mese ma di
un anno fa. Stesso discorso per il Grana Padano a 9 mesi, che sempre nell’aprile
scorso registrava 6,92euro/kg rispetto ai 7,54euro/kg dell’aprile
2012.
L’importante ruolo dei Consorzi di tutela nella programmazione produttiva,
strumento necessario per non penalizzare la redditività dei produttori.
“Grazie all’applicazione del Pacchetto Latte – continua
nella sua analisi Rama – oggi i Consorzi di tutela hanno aumentato
il loro meccanismo di autocontrollo per governare i flussi produttivi.
Infatti, nei primi mesi di quest’anno la flessione del Parmigiano
Reggiano è stata del 2,1%, e addirittura di oltre il 4% quella
del Grana Padano, segno evidente che la crisi dei consumi deve trovare
risposte in linea con la contingenza del momento, ma soprattutto non deve
penalizzare pesantemente i produttori”.
L’obiettivo dei Consorzi è aumentare costantemente la quota
destinata all’export. Per favorire questo processo servono politiche
mirate ed efficaci
E in effetti all’incremento dell’export i Consorzi di tutela
del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano guardano con sempre maggiore
interesse. Entrambi, nel 2012, hanno incassato rispetto all’anno
precedente un incremento oscillante tra il il 7 e il 7,7%, e addirittura
il Consorzio di tutela del Parmigiano punta ad arrivare al 2020 con una
quota di 1,5 milioni di forme esportate.
Il Made in Italy agroalimentare è dunque un must che deve trovare
anche all’estero lo spazio che merita. E il comparto lattiero-caseario
ne costituisce una delle voci più importanti.
Anche di questo si parlerà in uno dei numerosi appuntamenti in
calendario alla prossima edizione della Fiera Internazionale del Bovino
da Latte che i padiglioni di CremonaFiere ospiteranno dal 24 al 27 ottobre
2013.
Paolo Bodini
Responsabile Ufficio Comunicazione di CremonaFiere
Tel. +39 0372-598206
Cell.+39 345-2586239
paolo.bodini@cremonafiere.it
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