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ENTI E
MINISTERI
La Giunta veneta adotta programma apicoltura 2014 – 2016
Nel Veneto, l’apicoltura è un’attività
radicata e diffusa, che influenza direttamente le produzioni frutticole,
svolge un ruolo rilevante per la salvaguardia ambientale, riveste un’importanza
economica per il valore intrinseco della produzione del miele e degli
altri prodotti apistici. E’ un settore da sempre accompagnato dalla
Regione e sostenuto anche a livello comunitario da uno specifico Regolamento,
che supporta programmi triennali nazionali di sostegno. In Italia, tale
programma è composto da sottoprogrammi elaborati ogni tre anni
da Regioni, Province autonome ed Enti ministeriali, in stretta collaborazione
con le Organizzazioni Professionali e le forme associate del settore apistico
rappresentative della realtà territoriale.
A questo proposito la Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore
all’agricoltura, ha adottato il Programma regionale 2014 –
2016, che passa ora al Consiglio per l’approvazione definitiva e
che deve pervenire al Ministero delle Politiche Agricole entro il 28 febbraio
prossimo.
Il programma – ha spiegato l’assessore – ha come obiettivo
il miglioramento delle condizioni generali della produzione e della commercializzazione
dei prodotti dell’apicoltura, favorendo i prodotti di qualità
legati al territorio e consolidando i risultati raggiunti nel precedente
periodo di programmazione per quanto riguarda la professionalità
degli operatori e il miglioramento qualitativo dei prodotti. Sono previste
azioni specifiche per il miglioramento dell’allevamento e le attività
di produzione; per l’ assistenza tecnica; per migliorare lo stato
sanitario degli alveari e la qualità dei prodotti; per favorire
il popolamento del patrimonio apicolo regionale, la realizzazione di programmi
di ricerca con la divulgazione dei risultati, la caratterizzazione dei
mieli tipici. Il totale di contributo richiesto per il periodo di programmazione
in questione è di 2 milioni 295 mila euro.
In Veneto, gli apicoltori veneti sono oltre 3.600 circa 62 mila alveari.
L’apicoltura è praticata essenzialmente come attività
integrativa, mentre è attività principale solo per una piccola
parte di operatori professionalizzati: l’83 per cento degli apicoltori
conduce meno di 20 alveari, mentre solo il 4,5 per cento conduce più
di 51 alveari; questi ultimi detengono però quasi il 40 per cento
del patrimonio apistico. Circa l’87 per cento degli apicoltori aderisce
a forme associate (7 realtà tra associazioni e cooperative hanno
più di 100 soci e, di queste, due rappresentano più di 800
apicoltori). Le quattro forme associate più rappresentative del
territorio, regionale partecipano ai lavori della Consulta regionale per
l’apicoltura, portando il punto di vista del mondo degli apicoltori
in un momento molto importante per la fase programmatoria regionale.
Ufficio Stampa Giunta Regionale Veneto
capo.uffstampa@regione.veneto.it
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