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ENTI E
MINISTERI
Protocollo Unindustria Ro - Lega Pesca/Ama: in arrivo Carbon Credit da
produzioni di molluschicoltura
Un inedito Protocollo d'intesa siglato
il 19 luglio a Bologna tra il presidente di Unindustria Rovigo, Gian Michele
Gambato, e il presidente Lega Pesca, Ettore Ianì, con gestione
tecnico-operativa affidata all'Associazione Mediterranea Acquacoltori
(AMA), consentirà alle imprese italiane di molluschicoltura di
muovere i primi passi per entrare a pieno titolo nel mercato dei "carbon
credit" che regola le emissioni di gas serra (Emission Trading Scheme
- ETS).
I frutti di mare, prima voce dei consumi ittici nostrani, non deliziano
solo il palato di schiere di appassionati. Cozze, vongole e ostriche,
tra le specie più allevate, giocano un ruolo fondamentale di "arma"
contro i cambiamenti climatici, grazie ai sensibili quantitativi di CO2
naturalmente assorbiti nel meccanismo di fissazione del carbonato di calcio
di cui sono composte le conchiglie. Da prime ricerche condotte sui
mitili il rapporto è di circa 1 tonnellata di CO2 fissata nei gusci
di 3 tonnellate di mitili freschi.
Gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati dal Protocollo di Kyoto
hanno reso le quote di carbonio fissate nelle produzioni nazionali di
molluschi un valore economico, che ora Unindustria di Rovigo, forte del
suo expertise maturato nell’ambito del Distretto Ittico polesano,
e Lega Pesca si propongono di quantificare e valorizzare sul mercato degli
scambi italiano.
Il programma congiunto di azioni prevede che, sulla base di un accurato
studio scientifico, volto non solo alla determinazione delle quantità
di CO2 fissate, ma anche e soprattutto alla definizione dei parametri
e dei processi di certificazione che determinano la quantificazione dei
crediti in funzione dei diversi processi produttivi, possa essere
messo a regime, e contrattualizzato nei suoi aspetti più propriamente
commerciali, un sistema di conferimenti delle quantità di CO2 assorbite
da parte delle imprese operanti nel comparto.
Nella prima fase saranno coinvolte le imprese aderenti all'AMA, Associazione
Mediterranea di Lega Pesca, che copre oltre il 50% della produzione nazionale
di mitili (63.000 tonnellate totali), il 30% delle 35.000 tonnellate di
vongole veraci allevate in Italia, ed il 100% della produzione nostrana
di ostriche, che si attesta sulle 11 tonnellate.
«Abbiamo acquisito nel tempo – spiega Gian Michele Gambato,
presidente di Unindustria Rovigo – una notevole esperienza nell’ambito
del Distretto Ittico di Rovigo che oggi può essere posta a favore
di tutta la filiera nazionale della pesca. Un esempio di come su alcune
eccellenze la nostra provincia può essere assunta a modello per
l’intero Paese».
«Siamo soddisfatti di una operazione che inserisce a pieno titolo
la filiera ittica nella green economy - dichiara Ettore Ianì, presidente
di Lega Pesca. E' un riscatto del ruolo e del contributo che l'acquacoltura
offre alla salvaguardia dell'ambiente, che rimane un obiettivo da perseguire
a 360 gradi, nel rispetto dei principi dello sviluppo sostenibile».
«Si gettano le basi non solo per un nuovo modo di fare impresa in
acquacoltura, sottolinea Giuseppe Prioli, presidente AMA, ma anche per
rendere gli acquacoltori protagonisti di un nuovo ruolo nei confronti
dei consumatori: non solo garanti della qualità dei prodotti che
arrivano sulle nostre tavole, ma anche custodi dell'ambiente. Senza dubbio
un valore aggiunto per sostenere e promuovere il consumo di prodotti di
acquacoltura». (www.legapesca.coop)
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