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ENTI E
MINISTERI
Pac, De Girolamo: 52 mld all'Italia, accolte
numerose richieste del nostro Paese
"Nel periodo 2014 - 2020, attraverso la PAC, al nostro Paese saranno
destinati circa 52 miliardi di euro, corrispondenti a 7,4 miliardi di
euro all'anno, di cui 3,8 miliardi provenienti dai pagamenti diretti,
0,6 miliardi dalle Organizzazioni comuni di mercato di vino e ortofrutta
e 3,0 miliardi dallo sviluppo rurale, in quest'ultimo caso comprensivi
di cofinanziamento nazionale".
Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali,
Nunzia De Girolamo, nel corso del Question time alla Camera dei deputati.
"Per quanto riguarda il sistema redistributivo delle risorse - ha
aggiunto De Girolamo - voglio precisare che la formula approvata evita
un duro e rapido calo degli importi dei pagamenti diretti, consentendo
agli Stati membri di mantenere delle differenze tra i titoli all'aiuto
tra i diversi settori anche oltre il 2019. Infatti, sono stati introdotti
meccanismi di gradualità della convergenza che evitano l'applicazione
della 'flat rate' regionale o nazionale, limitando le perdite per gli
agricoltori con titoli più alti, grazie anche alla possibilità
di applicare la componente greening a livello individuale".
"Questo - ha spiegato il Ministro De Girolamo - rappresenta un grande
risultato per il nostro Paese, da subito sostenitore della necessità
di meccanismi che ridimensionano la riduzione degli aiuti, cui fanno riferimento
gli interroganti".
"Inoltre, per attenuare l'effetto redistributivo degli aiuti e per
intervenire con efficacia sui settori strategici del 'Made in Italy',
abbiamo ottenuto l'innalzamento della soglia degli aiuti accoppiati, che
può arrivare sino al 15% dell'intero plafond assegnato al nostro
Paese".
"Per quanto riguarda il greening, sono state accolte numerose modifiche
sostenute dal Governo italiano, sia in termini di facilità di applicazione,
sia in termini di effettivo riconoscimento dei benefici ambientali apportati
dalle diverse colture. In particolare - ha spiegato il Ministro -, voglio
sottolineare l'accoglimento della richiesta di esentare dagli obblighi
del greening il riso e le colture permanenti, che ha rappresentato uno
dei principali obiettivi del Governo, al fine di evitare una disparità
di trattamento rispetto alle colture estensive di alcuni Paesi del nord
Europa".
"Inoltre, è stata confermata la diversa portata degli obblighi
del greening a seconda della superficie aziendale, venendo incontro alle
esigenze della piccole e medie imprese, che sono tipiche dell'agricoltura
italiana, con l'esclusione dall'obbligo per le aziende fino a 10 ettari
di seminativo, mentre per le aziende tra i 10 e 30 ettari saranno necessarie
due colture. Tre colture diverse - ha concluso il Ministro De Girolamo
- sono previste solo per le aziende superiori ai 30 ettari". (www.politicheagricole.it)
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