ENTI E MINISTERI

La Regione Lazio sblocca 41 milioni di fondi dall'Europa per l'agricoltura

La Regione Lazio sblocca 41 milioni di euro di fondi europei per l'agricoltura che andranno a molti Comuni e a molti progetti per migliorare la qualità della vita della campagna, la promozione di un'idea bella di turismo fondata sull'enogastronomia e su un patrimonio rurale che va tutelato, perché produce lavoro e sviluppo.
Si tratta di risorse nell'ambito del Psr 2007/2013 legati ai Pit, i Progetti i integrati territoriali.
Nello stesso tempo sono state semplificate le procedure di accesso ai fondi, per evitare la perdita dei finanziamenti, che se inutilizzati tornerebbero a Bruxelles secondo la regola del disimpegno automatico.  
"Con questo investimento - ha detto il presidente della Regione, Nicola Zingaretti - vogliamo sviluppare la qualità dell'agricoltura, la funzionalità e il sostegno al turismo e agli agriturismi. Questi progetti erano bloccati per alcuni vincoli burocratici, che abbiamo risolto".
Questo piano, ha spiegato l'assessore all'Agricoltura, Sonia Ricci, "sono una modalità innovativa di accesso alle risorse che mette in relazione più Comuni, più enti e più aziende con un'idea di sviluppo comune, attraverso la definizione di una strategia condivisa". 
Un'idea che permette di valorizzare le richieste del territorio. Come? "Fino a ieri venivano finanziati solo 6 progetti, oggi con questo provvedimento, saranno 21", ha ricordato Ricci. 
"In tre mesi - ha sottolineato il presidente Zingaretti - abbiamo lavorato molto sulla programmazione europea: abbiamo iniziato con lo sblocco dei primi 30 milioni che si erano arenati, proprio sull'agricoltura, poi abbiamo messo in campo 150 milioni per le imprese, oggi ne aggiungiamo altri 41, per un totale di oltre 220 milioni di euro dall'Europa. Si tratta di uno sforzo enorme - ha ricordato - per evitare che queste risorse tornino a Bruxelles. I fondi europei sono soldi nostri, l'unica grande risorsa per lo sviluppo del Lazio nei prossimi 8-10 anni, e perderli sarebbe una doppia beffa, perché non coglieremmo una grande opportunità e finiremmo per finanziare lo sviluppo di altri Paesi europei". (www.regione.lazio.it)


 

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