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ENTI E
MINISTERI
Investimenti e interventi per risparmiare
200 milioni di metri cubi di acqua. Due bandi per migliorare l'irrigazione
In occasione dell’incontro “Irrigazione in Emilia-Romagna,
è stato fatto a Bologna il punto sugli interventi della
Regione per garantire all’agricoltura un adeguato approvvigionamento
idrico.
Tra gli interventi è previsto entro l'estate un bando
con 6 milioni per finanziare la “rottamazione” degli
impianti obsoleti e promuovere l’acquisto di attrezzature ad
alta efficienza mentre è aperto fino al 1 luglio un altro
bando con circa 7 milioni e 700 mila euro per realizzare “laghetti”
interaziendali per la raccolta di acqua.
Inoltre la Regione, in collaborazione con i Consorzi di bonifica,
ha avviato un piano di interventi che può contare complessivamente
sui 200 milioni di euro dei due Piani irrigui nazionali.
Sei milioni di euro per finanziare la “rottamazione” degli
impianti irrigui aziendali più obsoleti e promuovere l’acquisto
di attrezzature ad alta efficienza e oltre 7 milioni e 700 mila euro per
la realizzazione di “laghetti” interaziendali per la raccolta
di acqua da destinare all’irrigazione.
Sono solo due delle iniziative avviate dalla Regione per garantire
all’agricoltura un adeguato approvvigionamento idrico a fronte del
cambiamento climatico in atto, caratterizzato da un innalzamento delle
temperature, piogge forti ma irregolari e spesso distruttive.
Il bando per acquistare impianti irrigui più efficienti uscirà
entro l’estate mentre quello per la realizzazione di invasi è
già stato pubblicato e scade l’1 luglio. l punto sugli
interventi in programma è stato fatto a Bologna in occasione dell’incontro
“Irrigazione in Emilia-Romagna” promosso dall’Assessorato
regionale all’agricoltura e concluso dal sottosegretario Maurizio
Martina.
Uno dei punti di maggiore criticità è costituto dalla inadeguata
diffusione di un’irrigazione strutturale. Proprio per migliorare,
rendere più efficiente e soprattutto estendere la rete irrigua,
in particolare in Romagna, la Regione in collaborazione con i Consorzi
di bonifica ha avviato un piano di interventi importante che può
contare complessivamente sui 200 milioni di euro dei due Piani irrigui
nazionali. Una prima tranche di 18 interventi per circa 124
milioni di euro è in corso di completamento mentre altri 14 per
ulteriori 76 milioni di euro verranno appaltati entro la fine di quest’anno.
Un ulteriore intervento nel riminese è stato reso possibile grazie
ad economie per circa 12 milioni di euro.L'impegno della Regione
Sul fronte dello stoccaggio delle riserve idriche la Regione si sta muovendo principalmente
in due direzioni: il finanziamento attraverso il Programma di sviluppo
rurale di invasi interaziendali e un piano per il riuso delle cave estrattive.
Nel primo caso è stato pubblicato un bando in scadenza
l’1 luglio che stanzia a favore delle aziende agricole 7 milioni
e 700 mila euro per la realizzazione di invasi interaziendali.
Le domande vanno presentate al Servizio regionale aiuti alle imprese,
gli investimenti potranno avere una dimensione finanziaria tra 100 mila
e 1 milione di euro e il contributo potrà coprire fino al 70% della
spesa. Questo provvedimento segue altri due avvisi pubblici che hanno
già permesso di sostenere con circa 6,5 milioni di euro la realizzazione
di 7 invasi irrigui e 5 interventi di derivazione dal Canale Emiliano
Romagnolo da parte di consorzi di scopo.
Quanto alle cave, la Regione ha messo a punto un programma che a regime
permetterà di avere a disposizione un volume di oltre 21 milioni
di metri cubi d’acqua. Gli interventi previsti riguardano in particolare
i fiumi Trebbia nel piacentino, Taro in provincia di Parma, Enza in provincia
di Reggio Emilia. In programma anche l’ampliamento dell’invaso
realizzato nel Reno nel comune di Sasso Marconi in provincia di Bologna. Anche
dai bacini montani può arrivare acqua per l’agricoltura. E’
già definito in particolare l’accordo con la Regione Liguria
per aumentare il rilascio in territorio piacentino dall’invaso di
Brugneto nel bacino del Trebbia, mentre per quanto riguarda il fiume Reno
è allo studio la possibilità di aumentare la disponibilità
irrigua dal bacino di Suviana nel bolognese.
Inoltre sono a disposizione due servizi per irrigare senza sprechi:
iColt messo a punto da Arpa a disposizione di tutti i Consorzi di bonifica
per avere una stima stagionale del fabbisogno irriguo e prevedere le eventuali
situazioni di crisi. Basato su immagini satellitari che fotografano le
diverse colture esistenti e sui dati meteo a tre mesi, il
modello fornisce una stima delle potenziali esigenze irrigue sia a livello
consortile che regionale entro la prima metà di giugno.
IColt si affianca a Irrinet, un servizio gratuito rivolto invece
ai singoli agricoltori che permette di irrigare solo e quando è
veramente necessario, evitando sprechi d’acqua, a parità
di rese produttive. Irrinet opera su un arco di tre giorni e
permette di ricevere per e-mail o sms i consigli di irrigazione in
base all’andamento meteorologico, alle caratteristiche dei terreni
e ai principali parametri colturali. Il servizio permette un risparmio
d’acqua medio intorno al 20% pari a circa 40-50 milioni di metri
cubi ed è oggi utilizzato da circa 12 mila aziende agricole, per
una superficie irrigata di circa 50 mila ettari.
(www.regione.emilia-romagna.it)
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