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ENTI E
MINISTERI
Sì al ddl sul consumo del suolo. De Girolamo: priorità al
riuso e alla rigenerazione
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge in
materia di contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato.
«Abbiamo previsto - ha sottolineato il ministro delle Politiche
agricole, Nunzia De Girolamo - un meccanismo per fissare l'estensione
massima di superficie consumabile, attraverso il forte coinvolgimento
anche delle Regioni e degli enti locali, in una battaglia che è
di tutti per un bene fondamentale come la terra». La difesa dei
nostri suoli, ha sottolineato il ministro, «non è poi la
lotta all'edilizia, al contrario con questo disegno di legge introduciamo
un principio fondamentale nella materia di governo del territorio che
è la priorità del riuso e della rigenerazione, che consentirà
il recupero di zone già edificate ma degradate». L'intero
governo, ha detto il ministro per i Beni culturali, Massimo Bray, «ha
voluto sottolineare che la tutela del suolo é soprattutto tutela
del paesaggio, fondamentale per rilanciare il nostro turismo».
Ecco i punti salienti del provvedimento.
Definiti i concetti di superficie agricola e consumo del suolo
Il ddl definisce i concetti di "superficie agricola" (tutti
i terreni che, sulla base degli strumenti urbanistici in vigore, hanno
destinazione agricola, indipendentemente dal loro utilizzo), e di "consumo
del suolo" (riduzione di superficie agricola per effetto di interventi
di impermeabilizzazione, urbanizzazione ed edificazione non connessi all'attività
agricola).
Procedimento per determinare il limite della superficie consumabile
Il ddl illustra il procedimento per la determinazione del limite di superficie
consumabile. Procedimento che coinvolge le Regioni e Province autonome
e che culmina con il decreto del ministro delle Politiche agricole d'intesa
con il ministro dell'Ambiente, con il ministro per i Beni culturali e
con il ministro delle infrastrutture, che fissa l'estensione massima di
terreni agricoli consumabili. Tale decreto viene sottoposto a verifica
ogni 10 anni.
Istituzione di un Comitato interministeriale
Si prevede l'istituzione di un Comitato interministeriale, con rappresentanti
anche dell'Istat e della Conferenza unificata. Avranno compiti di controllo
e monitoraggio del consumo di superficie agricola nazionale. Ogni anno
Il Comitato dovrà fare un rapporto sul consumo di suolo in ambito
nazionale, che verrà poi presentato dal ministro delle Politiche
agricole al Parlamento.
Previsti censimenti comunali
Per la concreta attuazione del principio del riuso del suolo, entro un
anno dalla entrata in vigore della legge i Comuni dovranno provvedere:
1) al censimento delle aree del territorio comunale già interessate
da processi di edificazione, ma inutilizzate o suscettibili di rigenerazione,
recupero, riqualificazione; 2) alla costituzione e alla tenuta - all'interno
delle aree censite - di un elenco delle aree suscettibili di prioritaria
utilizzazione a fini edificatori di rigenerazione urbana e di localizzazione
di nuovi investimenti produttivi e infrastrutturali. Decorso il termine
senza che il censimento sia stato concluso o senza che l'elenco sia stato
redatto, è vietata la realizzazione, nel territorio del Comune
inadempiente, di interventi edificatori, sia pubblici che privati, sia
residenziali, sia di servizi che di attività produttive, comportanti,
anche solo parzialmente, consumo di suolo inedificato.
Divieto di trasformazione per 5 anni dei terreni agricoli che hanno usufruito
di aiuti
È posto il divieto di utilizzo per uno scopo diverso da quello
agricolo, per almeno cinque anni dall'ultima erogazione, dei terreni agricoli
che hanno usufruito di aiuti di Stato o di aiuti comunitari.
Incentivi per il recupero del patrimonio edilizio rurale
Viene incentivato il recupero del patrimonio edilizio rurale per favorire
l'attività di manutenzione, ristrutturazione e restauro degli edifici
esistenti, anziché l'attività di edificazione e costruzione
di nuove linee urbane. Priorità nella concessione di finanziamenti
statali e regionali previsti in materia edilizia.
Registro al ministero delle Politiche agricole
Istituito un registro presso il ministero delle Politiche agricole in
cui i Comuni "virtuosi" interessati, i cui strumenti urbanistici
non prevedono l'aumento di aree edificabili o un aumento inferiore al
limite fissato, possono chiedere di essere inseriti.
Proventi dei titoli abilitativi edilizi destinati alle opere di urbanizzazione
primaria e secondaria
Il ddl prevede che i proventi dei titoli abilitativi edilizi siano destinati
esclusivamente alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria
e secondaria, al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri
storici, a interventi di qualificazione dell'ambiente e del paesaggio,
anche ai fini della messa in sicurezza delle aree esposte a rischio idrogeologico,
avuto riguardo alla particolare situazione di rischio che caratterizza
larghe parte del territorio nazionale in occasione di eventi calamitosi.
I paletti
Dall'entrata in vigore della legge e fino alla adozione del Dm di determinazione
dell'estensione massima di superficie agricola consumabile e, comunque,
non oltre il termine di tre anni, non è consentito il consumo di
superficie agricola ad eccezione della realizzazione di interventi già
autorizzati e previsti dagli strumenti urbanistici vigenti e di lavori
già inseriti negli strumenti di programmazione delle stazioni appaltanti.
(Nicoletta Cottone - www.ilsole24ore.com)
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