ENTI E MINISTERI

Concessioni acquacoltura e strategia per l'Adriatico: due fondamentali passi avanti in Europa

Un atteso respiro di sollievo per gli acquacoltori italiani, insieme ad uno storico passo avanti per veder riconosciuta in Europa le specificità della pesca del Bacino Adriatico-Ionico. Il Coordinamento Pesca dell'Alleanza delle Cooperative italiane saluta con viva soddisfazione due risultati di grande rilievo messi a segno in sede comunitaria.
In risposta ad una interrogazione parlamentare cofirmata dagli Onn. Milana e Cofferati, il Commissario UE al Mercato Interno e Servizi, Michel Barnier, ha chiarito inequivocabilmente come "l'attività di acquacoltura, in quanto tale, non rientri nell'ambito di applicazione della direttiva "Servizi". Ciò tenuto conto che la produzione di merci non è un'attività di servizi e che sia la normativa nazionale (decreto legislativo del 9 gennaio 2012, n. 4) che quella europea (Regolamento FEP) definiscono l'acquacoltura un'attività di produzione primaria. Discorso a parte, per le attività correlate, come vendita a dettaglio o manutenzione, cui la Direttiva potrebbe applicarsi, ha tenuto a specificare la Commissione. 
E' un risultato che premia l'iniziativa dello scorso ottobre a Goro indetta dal Coordinamento pesca dell'Alleanza delle Cooperative, fornendo quella base di certezza giuridica che si attendeva  da tempo per contribuire a dirimere le diverse e complesse questioni sollevate dal processo di recepimento nell'ordinamento italiano della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno, cosiddetta Direttiva Bolkenstein. Ciò consentirà di affrontare più correttamente il problema, ancora aperto, della definizione di una nuova e organica disciplina di rilascio e rinnovo delle concessioni demaniali marittime per l'esercizio di attività di acquacoltura sulla base delle proprie specificità. L'Alleanza delle Cooperative Pesca  auspica che Stato e Regioni prendano atto di questo chiarimento, che mette fine a dubbi e perlessità emersi anche in Conferenza Stato-Regioni.
Altrettanto fondamentale il passo avanti compiuto in Europa con l'approvazione in Commissione Pesca del Parlamento Europeo, del rapporto di iniziativa parlamentare “Una strategia per la pesca nel mare Adriatico e del mar Ionio” di cui il vice presidente della Commissione Guido Milana é relatore. Si tratta non solo di un inedito riconoscimento delle specificità di pesca del bacino, che come tali necessitano di interventi gestionali mirati, dichiara l'Alleanza cooperativa della pesca, ma anche del riconoscimento del ruolo strategico della filiera ittica di pesca e acquacoltura per lo sviluppo sostenibile dell'area adriatica, filiera cui dovrà essere accordata priorità all'interno della strategia dell'Unione per la macroregione adriatico-ionica, il cui relativo Piano d'Azione è in corso di definizione. (www.legapesca.coop)


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