ENTI E MINISTERI

Nuove norme dell’UE per il “vino biologico”

L'Unione europea ha approvato nuove norme dell’UE per il “vino biologico”, che saranno pubblicate nelle prossime settimane nella Gazzetta ufficiale. In base al nuovo regolamento, applicabile a partire dalla vendemmia 2012, i viticoltori biologici potranno utilizzare il termine “vino biologico” sulle etichette. L’etichetta deve riportare il logo biologico dell’UE e il numero di codice del competente organismo di certificazione e rispettare le altre norme in materia di etichettatura del vino. Le norme in vigore concernenti il “vino ottenuto da uve biologiche” non coprono le pratiche enologiche, ossia l’intero processo di vinificazione. Il settore vitivinicolo è l’unico al quale ancora non si applica integralmente la normativa dell’UE sulla produzione biologica.

Dopo il voto nel Comitato apposito, il commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Dacian Ciolo?, ha dichiarato: “Sono lieto che sia stato infine raggiunto un accordo su questo tema. Era infatti importante fissare norme armonizzate al fine di garantire un’offerta chiara ai consumatori, che sono sempre più interessati ai prodotti biologici. Constato con piacere che le norme adottate stabiliscono in modo trasparente la differenza tra vino convenzionale e vino biologico. In tal modo si dà ai consumatori la certezza che un “vino biologico” sia stato prodotto applicando norme di produzione più rigorose.”
Grazie alle nuove norme è possibile garantire una maggiore trasparenza e permettere un migliore riconoscimento da parte dei consumatori. Si rafforza così la posizione che i vini biologici dell’UE detengono a livello internazionale, dato che molti altri paesi produttori di vino come USA, Cile, Australia, Sudafrica hanno già stabilito norme per i vini biologici. Questo atto legislativo completa la normativa in materia di agricoltura biologica dell’UE, che riguarda ora tutti i prodotti agricoli.

Il nuovo regolamento stabilisce un sottoinsieme di pratiche enologiche e di sostanze, relativo all’organizzazione comune del mercato (OCM) vitivinicolo, da utilizzare per i vini biologici. Ad esempio non sono consentiti l’acido sorbico e la desolforazione e il tenore dei solfiti nel vino biologico deve essere di almeno 30-50 mg per litro inferiore al livello dell’equivalente vino convenzionale. Si applicano anche le norme generali in materia di vinificazione stabilite dal regolamento sull’OCM nel settore vitivinicolo. In aggiunta a dette tali pratiche enologiche, il “vino biologico” deve ovviamente essere prodotto utilizzando uve biologiche come definite dalla normativa europea.

Finora non esistevano norme dell’UE o definizioni applicabili al “vino biologico”. La certificazione biologica è prevista soltanto per le uve e attualmente la sola dicitura consentita è “vino ottenuto da uve biologiche”. Una delle nuove norme fissa il tenore massimo di solfito per il vino rosso a 100 mg per litro (150 mg/l per il vino convenzionale) e per il vino bianco/rosé a 150mg/l (200 mg/l per il vino convenzionale), con un differenziale di 30mg/l quando il tenore di zucchero residuo è superiore a 2 g/l.

Matteo Fornara e Cristina Erbetta




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