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ENTI E
MINISTERI
70% dell'industria lattiero-casearia italiana composta da piccole e micro
aziende
Il progetto MIERI per la miniaturizzazione e semplificazione
delle filiere agroalimentari. Ne abbiamo parlato con Tiziana Cattaneo,
del Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura, intervenuta
all'Expocasearia Meeting, organizzato in collaborazione con AITA (Associazione
Italiana Tecnologia Alimentare) nell'ambito della 67° Fiera Internazionale
del Bovino da Latte (Cremona, 25-28 ottobre 2012).
L'industria lattiero-casearia italiana
- nel 2011 al primo posto nella filiera alimentare nazionale con un fatturato
di 15 miliardi di euro - è composta per meno del 30% di grandi
imprese; la maggior parte consta, invece, di medie, piccole e micro aziende
che hanno bisogno di modificare metodi di produzione e strategie per il
futuro per poter continuare ad essere competitive sul mercato nazionale
ed estero. La trasformazione della realtà casearia passa necessariamente
per l'auto approvvigionamento energetico e per la miniaturizzazione e
la semplificazione delle dotazioni impiantistiche: ne ha parlato questa
mattina a CremonaFiere, nell'ambito della Fiera Internazionale del Bovino
da Latte, Tiziana Cattaneo del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione
in Agricoltura - Unità di Ricerca per i processi dell'industria
agroalimentare.
UN SISTEMA 'POLVERIZZATO'. "La stragrande maggioranza delle imprese
casearie italiane è di dimensioni ridotte - spiega Cattaneo - e,
per questo, necessita di intraprendere nuovi percorsi per sostenere le
sfide del mercato globale, nonostante alcuni filoni continuino a reggere
piuttosto bene (in particolare quelli dei prodotti biologici e dei packaging
innovativi per l'industria casearia). Le aziende sono orientate soprattutto
verso produzioni DOP che, a dispetto dei plurimi tentativi di imitazione,
coprono una grossa fetta del mercato: si tratta di prodotti di nicchia
ai quali viene riconosciuto un elevato valore aggiunto e che godono di
grande favore presso i consumatori. Proprio per conservare queste specificità
occorre fornire aiuti sostanziali ai produttori".
IL SUPPORTO PUBBLICO ALLE IMPRESE. Cattaneo illustra le strategie di sostegno
ai piccoli produttori: "Il Ministero alle Politiche Agricole e Forestali
ha promosso iniziative a livello progettuale proprio per verificare la
possibilità di essere di supporto all'impresa italiana. Il compito
della ricerca pubblica, in particolare del Consiglio per la Ricerca e
Sperimentazione in Agricoltura, è quello di elaborare un'offerta
in grado di intercettare la domanda proveniente dalle imprese. Quali,
in concreto, le questioni da affrontare? Rispettare le nuove leggi europee
per la sicurezza non solo di prodotto, di filiera e di processo, ma anche
dei lavoratori e dei consumatori e standardizzare il più possibile
le produzioni così da ottenere risultati omogenei e uniformi capaci
di soddisfare le richieste e le aspettative di consumo".
IL PROGETTO MIERI. "Con il progetto Mieri si punta alla miniaturizzazione
e alla semplificazione delle filiere agroalimentari: è fondamentale
valutare e sperimentare per fornire ai piccoli e medi produttori, alle
fattorie didattiche, agli agriturismi e ai consorzi di piccoli produttori
impianti che offrano forti garanzie di qualità - dice Cattaneo
-; parallelamente si sta provando l'impiego di energie alternative o di
recupero parziale dei reflui dell'industria casearia così da assicurare
ai produttori prospettive di valore aggiunto o di diminuzione dei costi.
Il progetto sulla miniaturizzazione e semplificazione che riguarda il
lattiero caseario si concluderà nel marzo del 2013, con un appuntamento
ad hoc organizzato presso la 'Fondazione Bolognini' a Sant'Angelo Lodigiano:
in quella sede verranno presentati i prototipi degli impianti progettati
e ne verrà illustrato il funzionamento. Tra le imprese c'è
grande interesse: sono molti sia i costruttori di impianti che i produttori
di energie alternative coinvolti tra Emilia Romagna e Lombardia; tra gli
autori delle attrezzature per mini-caseificio figurano anche ditte umbre.
L'offerta dei macchinari verrà affiancata da corsi di formazione
del personale e da corsi di aggiornamento per il corretto utilizzo degli
impianti".
Paolo Bodini
Responsabile ufficio stampa CremonaFiere
Tel. +39 0372-598206
Cell.+39 345-2586239
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