AZIENDE E PRODOTTI

Parlamento Ue su risoluzione tonno; Federcoopesca, evitata mannaia
Tiriamo un sospiro di sollievo perché a Strasburgo non è prevalsa la linea di tolleranza zero sulla pesca del tonno, che sarebbe stata una vera mannaia per imprese e operatori, prevedendo la sostanziale chiusura delle attività di cattura”.

Lo afferma Massimo Coccia presidente Federcoopesca-Confcooperative, al termine della votazione del Parlamento europeo sulla relazione dell’eurodeputato Rueva volta a modificare, nel quadro della procedura della codecisione, il regolamento (CE) n. 302/2009, concernente un piano pluriennale di ricostituzione del tonno rosso nell'Atlantico orientale e nel Mediterraneo.
Quella dell’associazione è una soddisfazione parziale, legata solo allo scampato pericolo. “Non comprendiamo quali siano le premesse che hanno portato oggi, a campagna di pesca già iniziata, all’esame di questa risoluzione tesa non solo all’adeguamento della normativa comunitaria, recependo tra l’altro una vecchia raccomandazione Iccat, datata 2010, già superata dagli eventi, ma proponendo modifiche sostanziali del tutto nuove, quali la chiusura della pesca con reti a circuizione ed altre rigidissime misure di gestione".
Sarebbe stato meglio, secondo la Federcoopesca, aspettare l’esito della nuova riunione dell’Iccat, prevista tra qualche mese, nel corso della quale verranno anche resi noti i risultati sul monitoraggio degli stock. “Solo con questi dati scientifici alla mano, ha senso assumere decisione su come condurre le prossime campagne di pesca”.
E in questa ottica, l’associazione rilancia il contenuto della recente risoluzione adottata dalla commissione Agricoltura del Senato, che impegna il Governo ad attivarsi in ambito comunitario affinché nel corso della prossima riunione annuale dell’ICCAT l’Ue riesca ad ottenere una TAC più in linea con lo stato reale della risorsa. Due le richieste che l’Italia vorrebbe venissero accolte in sede comunitaria: modificare il calendario di pesca, spostando più in la l’avvio della campagna in modo da poter usufruire di migliore condizioni meteomarine; il ripristino dell’utilizzo degli aerei. Due misure queste che, secondo la Federcoopesca, sarebbero strategiche per garantire maggiori standard di sicurezza per i lavoratori e ottimizzare al meglio il breve periodo di pesca, con ricadute positive sui costi di gestione. (http://www.federcoopesca.it)

 


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