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ENTI E
MINISTERI
Agricoltura: tagli Ue slittano di un anno?
Catania, ipotesi rilassante
Si delinea una proroga della politica agricola
europea per un anno. E' quanto ha riferito il 25 ottobre dopo la riunione
della commissione politiche agricole il coordinatore Dario Stefano, assessore
alle risorse agricole pugliese alla riunione svoltasi a Torino in occasione
del salone del Gusto, a cui hanno partecipato il ministro all'Agricoltura
Mario Catania e in collegamento Skype il presidente della commissione
Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro.
Un'eventualità, riferita dallo stesso De Castro alla commissione,
che tutto sommato potrebbe essere positiva per l'Italia impegnata in un
duro braccio di ferro sui tagli indicati dalla Commissione Ue (280 milioni
all'anno su un totale di 5,5 miliardi, ndr) e sui loro criteri. ''Se dovesse
verificarsi questa eventualità - ha spiegato il ministro Catania
in conferenza stampa - la dotazione del primo 'pilastro' della politica
agricola (aiuti diretti, ndr), si può' riportare all'anno successivo
e questo scongiura almeno per il prossimo anno l'ipotesi di un taglio
di 280 milioni annui come previsto dalla prima bozza della commissione
Ue.
Quanto al secondo pilastro invece, relativo allo sviluppo rurale, - ha
aggiunto il ministro - il problema è un po' più complesso
in quanto si tratta di una politica programmatoria settennale che finisce
nel 2013. Nel momento in cui a Bruxelles si decidesse che il bilancio
comunitario scivola di un anno - ha aggiunto -, questo ci consentirebbe
di avere un atteggiamento relativamente rilassato rispetto allo scenario.
Non siamo noi - ha detto - che dobbiamo rincorrere per forza una soluzione,
tutto sommato sarà un problema di qualcun altro l'anno prossimo''.
''La speranza di avere un accordo su bilancio dell'Unione Europea nel
prossimo mese di novembre si allontana un po' - ha comunque dichiarato
il ministro - c'è un negoziato importante in corso. La partita
del bilancio agricolo è dentro questa partita più ampia
ed è un tema su cui registriamo difficoltà ulteriori. Il
governo ha ribadito che il bilancio agricolo è un tema che sta
a cuore all'Italia, va mantenuto a un livello congruo e sarà difeso
dall'Italia''. Il ministro ha spiegato che la linea del governo è
di ottenere minori sacrifici: ''Non è accettabile il taglio di
280 milioni e solo per il primo pilastro - ha detto il ministro - stiamo
facendo un negoziato per ottenere un punto di arrivo migliore''.
Catania ha spiegato che la Commissione di Bruxelles tende a parametrare
la riduzione delle risorse agricole sulla base delle superfici agricole,
penalizzando inevitabilmente l'Italia che pur avendo una plv (produzione
lorda vendibile) superiore alla media ha un'estensione minore dei terreni
agricoli. (www.asca.it)
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