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Il Consiglio Ue approva nuove norme per i succhi di frutta
La nuova direttiva incorporerà
l’attuale pratica industriale di non aggiungere zuccheri ai succhi
di frutta: l’aggiunta di zuccheri non sarà più autorizzata.
Tuttavia, poiché l’aggiunta di zuccheri era precedentemente
permessa, era prassi comune che gli operatori del settore agro-alimentare
segnalassero nelle etichette dei succhi di frutta l’assenza di zuccheri
aggiunti, per ragioni commerciali, attraverso l’indicazione “senza
zuccheri aggiunti”. L’uso di questa indicazione non sarà
più permesso dopo la fine del periodo transitorio di 18 mesi.
L'8 marzo il Consiglio giustizia e Affari interni della Ue ha approvato
un testo di compromesso per favorire l’allineamento della Direttiva
2001/112/CE concernente i succhi di frutta con gli standard alimentari
internazionali del Codex Alimentarius, in seguito ad un accordo in prima
lettura con il Parlamento europeo. La nuova Direttiva entrerà in
vigore al più tardi all’inizio di giugno, quando verrà
pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Gli Stati
membri avranno a disposizione 18 mesi per trasporre la direttiva nelle
normative nazionali e per applicare le nuove regole.
La nuova direttiva incorporerà l’attuale pratica industriale
di non aggiungere zuccheri ai succhi di frutta: l’aggiunta di zuccheri
non sarà più autorizzata. Tuttavia, poiché l’aggiunta
di zuccheri era precedentemente permessa, era prassi comune che gli operatori
del settore agro-alimentare segnalassero nelle etichette dei succhi di
frutta l’assenza di zuccheri aggiunti, per ragioni commerciali,
attraverso l’indicazione “senza zuccheri aggiunti”.
L’uso di questa indicazione non sarà più permesso
dopo la fine del periodo transitorio di 18 mesi.
La Direttiva aggiunge i pomodori alla lista della frutta usata per produrre
il succo di frutta. Ciò significa che i succhi di pomodoro saranno
soggetti alle stesse norme specifiche degli altri succhi di frutta, piuttosto
che solamente alla norma generale dell’Ue sugli alimenti, come avviene
ora.
Le nuove norme confermano anche la norma esistente per cui ogni frutto
da cui viene prodotto un succo di frutta deve essere indicato nel nome
del prodotto. Tuttavia, se il succo viene prodotto a partire da tre o
più frutti, si potrà utilizzare la dicitura “diversi
frutti”.
I valori Brix, che designano il contenuto di sostanze allo stato solido
dissolte in un liquido, vengono allineati ai livelli del Codex Alimentarius
per quattro succhi di frutta (ribes nero, guaiava, mango e frutto della
passione).
Le nuove norme saranno applicate a tutti i succhi di frutta commercializzati
nell’Ue, indipendentemente dalla loro origine. Questo garantirà
un trattamento paritario tra i succhi di frutta prodotti nell’UE
e quelli importati dai Paesi terzi. (www.aiol.it)
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