ENTI E MINISTERI

Spesa Stato per ambiente -32% al 2014 su 2010
Relazione Ecobilancio, top interventi suolo e biodiversita'

In diminuzione, nel prossimo triennio (2012-2014) la spesa dello Stato per l'ambiente. Rispetto ai circa 2,4 miliardi di euro del 2010 (anno di riferimento) si registra un decremento del 20% circa nel 2012, di circa il 26% nel 2013 e di circa il 32% nel 2014. Questi alcuni dei dati contenuti nella Relazione illustrativa al Disegno di Legge di Bilancio 2012-2014, 'L'ecobilancio dello Stato' realizzata dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato del ministero dell'Economia e delle Finanze e pubblicata online.
Al top degli interventi di spesa il suolo e il paesaggio. In particolare, le risorse stanziate dallo Stato per la spesa primaria per la protezione dell'ambiente e l'uso e gestione delle risorse naturali, ammontano - si legge nella Relazione - a circa 1,9 miliardi di euro nel 2012 (0,41% della spesa primaria complessiva del bilancio dello Stato); a 1,7 miliardi di euro nel 2013 (0,38% del bilancio dello Stato) e a 1,6 miliardi di euro nel 2014 (0,37% del bilancio dello Stato). Si tratta delle risorse iniziali stanziate in conto competenza per il triennio 2012-2014. Rispetto al 2010 (anno per il quale è stato predisposto per la prima volta l'allegato al Rendiconto generale dello Stato e per il quale è disponibile quindi una rappresentazione della spesa), quando le risorse erano pari a circa 2,4 miliardi di euro, si registra un decremento del 20% circa nel 2012, di circa il 26% nel 2013 e di circa il 32% nel 2014. Più della metà delle risorse vanno ai capitoli di protezione e risanamento del suolo, delle acque del sottosuolo e di superficie, e di protezione della biodiversità e del paesaggio che assorbono rispettivamente il 27,7% e il 22,3% degli stanziamenti iniziali nel 2012, il 20,6% e il 24,7% nel 2013, il 20,4% e il 25,3% nel 2014.
La maggior parte delle risorse sono assegnate al ministero dell'Ambiente (29% nel 2012) e a quello delle Politiche agricole, alimentari e forestali (23%). Le informazioni contenute nel documento, sottolinea la Ragioneria, sono il risultato di una prima sperimentazione e "tale quadro non solo potrà subire variazioni" ma potrà "anche essere ulteriormente affinato".(ww.ansa.it)


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