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ENTI
E MINISTERI
Ue: per la nuova Pac possibile uno slittamento, ma bisogna lavorare per
una riforma coraggiosa e per evitare riduzioni del budget
Il presidente della Cia Giuseppe Politi: occorre contrastare
compromessi al ribasso e operare per una politica agricola che coniuga
produttività e sostenibilità ambientale, semplificazione
amministrativa e riequilibrio territoriale.
Fonti della Commissione europea confermano che si sta lavorando
per norme provvisorie per la Pac 2014. Quindi, è molto probabile
che la riforma non parta prima del 2015. “Questo, però, -afferma
il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi-
non deve rallentare la tensione per giungere ad una riforma della Politica
agricola comune coraggiosa, che sappia davvero coniugare produttività
e sostenibilità ambientale, semplificazione amministrativa e riequilibrio
territoriale”.
“E’ importante operare -aggiunge Politi- non per compromessi
al ribasso, ma per soluzioni innovative, ambiziose che sappiano traguardare
la nostra agricoltura alle grandi sfide dell’Europa 2020, compreso
quella di avere alimenti di qualità e adeguati a una popolazione
in forte crescita”.
“Per questa ragione -rimarca il presidente confederale- continua
l’impegno della Cia anche perché non ci siano riduzioni del
budget comunitario alla Pac: abbiamo bisogno di più agricoltura
e di più Europa”.
“Per il momento si parla di un possibile slittamento solo per il
primo pilastro (pagamenti diretti), ma auspichiamo che, qualora si dovesse
avere un rinvio anche per lo sviluppo rurale, si possano predisporre -conclude
Politi- provvedimenti temporanei, che non riducano i finanziamenti fino
ad ora prefigurati”. (www.cia.it)
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