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Agro-Environmed: nasce la piattaforma tecno-ambientale per l’agroalimentare
mediterraneo
Nell’ambito dell’undicesima edizione di Ecofira, la Fiera
Internazionale delle Soluzioni Ambientali, che ha avuto luogo a Valenzia
dal 29 febbraio al 2 marzo, si è tenuto l’evento conclusivo
di "Agro-Environmed", un progetto europeo di cooperazione interregionale
cofinanziato dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) attraverso
il programma MED.
Il progetto si poneva l’obiettivo di promuovere la diffusione di
tecnologie ambientali e di pratiche eco-innovative nelle imprese del settore
agroalimentare dell’area del Mediterraneo, coinvolgendo 11 partner,
tra cui anche l’ARTI - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione,
in rappresentanza di 6 paesi dell'area del Mediterraneo (Francia, Grecia,
Italia, Portogallo, Spagna e Slovenia).
Nella conferenza finale del progetto, dal titolo "Ecoinnovazione:
un fattore chiave nel settore agrofood", sono stati presentati i
principali risultati delle attività del progetto, le prospettive
di evoluzione delle tecnologie ambientali per il settore agroalimentare,
i casi di successo e le buone pratiche eco-ambientali nella filiera agroalimentare.
Questi i partner di AgroEnvironmed: l’Istituto Andaluso di Tecnologia
(IAT) – Spagna, che ha coordinato il progetto; il Dipartimento per
l’Ambiente e il Territorio del Governo Regionale Valenziano –
Spagna; il Dipartimento dell’Ambiente del Governo Regionale Andaluso
– Spagna; l’Associazione degli Imprenditori della Regione
dell’Alentejo Litorale – Portogallo; il Centro di Ricerca
Scientifica Bistra Ptuj – Slovenia; il Centro d’Innovazione
e Trasferimento Tecnologico nel settore Agroalimentare della Regione Provenza-Alpi-Costa
Azzurra (CRITT-IAA-PACA) – Francia; l’Università di
Atene – Grecia; la Prefettura di Florina – Grecia, il
Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia – Italia; l’Eurobic
Toscana Sud – Italia e l’ARTI – Italia.
Cinque, invece, sono stati i comparti analizzati dal progetto, tutti afferenti
all’agroalimentare: olio d’oliva, vino, frutta e verdura,
carne, latte e derivati.
Ogni comparto è stato studiato da due diversi partner, in modo
che si garantisse un confronto efficace e lo scambio di esperienze e conoscenze
tra le diverse regioni: nello specifico, l’ARTI e l’Istituto
Andaluso di Tecnologia (IAT) hanno selezionato come settore di lavoro
comune quello dell’olio d’oliva, sia per l’importanza
strategica che assume nelle economie delle due regioni coinvolte, sia
per l’impatto che il suo processo di produzione genera sull’ambiente.
In ciascuna regione, inoltre, sono state selezionate dieci piccole e medie
imprese, sulle quali è stata effettuata una valutazione relativa
all’uso delle tecnologie sostenibili da un punto di vista ambientale.
A seguito di tale analisi, sono stati definiti dei piani d’azione
finalizzati all’adozione da parte delle imprese delle migliori tecnologie
e pratiche ambientali.
Nell’ambito del progetto, è stato inoltre realizzato un catalogo
delle tecniche ambientali e delle buone pratiche nel settore agroalimentare,
fruibile da parte di tutte le aziende del Mediterraneo operanti nel settore
e finalizzato allo sviluppo di azioni comuni e alla definizione di processi
di ammodernamento produttivo.
Tale catalogo, infatti, costituisce il principale risultato del progetto,
la Piattaforma tecno-ambientale delle tecnologie e delle buone pratiche
per il settore agro-alimentare dell'Area del Mediterraneo, che è
stata presentata ufficialmente nel corso della conferenza finale ed è
disponibile online all’indirizzo http://agro.geoenvi.org/.
La consultazione della piattaforma, che continuerà ad essere aggiornata
per un’ulteriore anno a seguito del termine del progetto, è
inoltre compatibile con le tecnologie dei più diffusi smartphone.
La conferenza finale ha ospitato anche una tavola rotonda in cui sono
stati illustrati casi di successo ed esperienze nei singoli sottosettori:
Giuseppe Lopriore dell’Università di Foggia si è occupato
dell’olio d’oliva, Salvatore Scilio ha presentato l’esperienza
della tenuta Scilio nella vitivinicoltura, Riccardo Bresciani ha presentato
le tecniche di depurazione naturale di acque reflue utilizzate dall’azienda
Iridra, Josè Martin, direttore di Tecninvest, ha approfondito le
tematiche connesse al settore della carne.
Nel corso dell’iniziativa, inoltre, sono stati illustrati gli obiettivi
della nuova strategia europea a supporto dell'ambiente e dello sviluppo
sostenibile ed i nuovi strumenti di finanziamento alla Ricerca e Sviluppo
nell’ecoinnovazione. (www.aise.it)
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