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ENTI E
MINISTERI
Siglato accordo per norme sul lavoro dignitose per i pescatori
I partner sociali europei propongono il recepimento di norme
sul lavoro dignitose per i pescatori nella legislazione europea
L’ETF ed Europêche-Cogeca firmano un accordo per garantire
il lavoro dignitoso a bordo delle navi da pesca che operano nelle acque
europee.
L’Organizzazione dei lavoratori ETF e i rappresentanti dei datori
di lavoro di Europêche e Cogeca hanno firmato il 21 Maggio 2012
un accordo dei partner sociali per recepire la Convenzione 188 dell’OIL
(Convenzione sul lavoro nella pesca) nella legislazione dell’Unione
Europea per dare accesso a delle condizioni di lavoro e di vita dignitose
per i pescatori a livello internazionale.
La cerimonia di firma dell’accordo ha avuto luogo a Göteborg,
in Svezia, alla presenza di Maria DAMANAKI, Commissaria Europea per gli
Affari Marittimi e per la Pesca, Javier GARAT, Presidente di Europêche,
Giampaolo BUONFIGLIO, Presidente del Gruppo di Lavoro FISH del Copa-Cogeca,
in rappresentanza del Cogeca, e Eduardo CHAGAS, Segretario Generale dell’ETF.
Il testo negoziato dai partner sociali è attualmente sottoposto
alla valutazione dei servizi giuridici della Commissione Europea.
Verso un acquis sociale nel settore europeo della pesca
Con la firma di questo accordo, i partner sociali europei contribuiscono
alla sistematizzazione dell’acquis sociale nel settore della pesca,
incoraggiando gli Stati Membri a ratificare la Convenzione e ad armonizzare
le regole nell’Unione Europea e a livello mondiale. Vogliono inoltre
inviare un segnale forte ai governi e ai settori della pesca dei paesi
membri dell’OIL, che non sono membri dell’UE, ribadendo la
necessità di ratificare la Convenzione al più presto. Inoltre,
una volta recepita la Convenzione nel diritto comunitario, le infrazioni
riscontrate nei porti e nelle acque dell’Unione Europea ricadranno
tra le competenze della Corte di Giustizia.
L’Accordo dei partner sociali è il risultato dei negoziati
iniziati nel 2010 e che si sono conclusi durante il Comitato di dialogo
sociale settoriale per la pesca marittima il 26 marzo 2012. “Questo
accordo mostra la capacità di dialogo sociale settoriale europeo
nella intento di creare una regolamentazione europea vincolante, purché
vi sia un reale impegno ed una volontà comune di negoziazione in
una atmosfera costruttiva a beneficio dei lavoratori, dei datori di lavoro
e di tutto il settore nel suo insieme” hanno così commentato
i partner sociali.
Un quadro giuridico più stringente sulle condizioni di vita e di
lavoro
L’Accordo mostra l’impegno chiaro dei partner sociali europei
a favore di condizioni di vita e di lavoro migliori per i pescatori a
bordo delle navi da pesca battenti bandiere dell’Unione Europea
e che operano nei porti europei, indipendentemente dalla loro bandiera
o dalla nazionalità del loro equipaggio. Questo accordo prevede
i requisiti minimi per il lavoro a bordo, le condizioni di servizio, di
vitto e alloggio, di sicurezza sul lavoro e di protezione in materia di
sanità, di cure mediche e di sicurezza sociale così come
definite dalla Convenzione dell’OIL sul lavoro nella pesca, 2007
(N° 188). L’Accordo contribuirà in particolar modo a
rafforzare il quadro giuridico degli Stati Membri in cui la legislazione
in materia che riguarda gli aspetti sopra citati risulta essere insufficiente.
Con la firma di questo accordo, i partner sociali europei sperano di incoraggiare
gli Stati Membri a ratificare la Convenzione e di dare all’UE l’opportunità
di svolgere un ruolo cruciale per una rapida entrata in vigore di quest’ultima,
e al tempo stesso garantire ai pescatori nel mondo l’accesso a delle
condizioni di lavoro e di vita dignitose. Non appena conclusa la valutazione
giuridica, i partner sociali chiederanno alla Commissione di proporre
una Direttiva del Consiglio che permetterà alle clausole contenute
nell’accordo di essere effettivamente recepite nel diritto europeo.
(http://www.federcoopesca.it)
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