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ENTI E
MINISTERI
Pesca: Catania, importante valorizzare il pescato nazionale
“È importante riuscire a valorizzare il pescato nazionale,
anche in favore della quota di valore che resta al pescatore rispetto
al prezzo finale che paga il consumatore. Se il consumatore potesse conoscere
l’origine del prodotto che acquista, sarebbe disposto a pagare di
più. E ciò avrebbe ripercussioni positive pure sul reddito
dei pescatori. Su questo aspetto, sebbene le problematiche siano molte,
stiamo lavorando per portare a casa dei risultati prima della fine della
legislatura”. Così in un comunicato stampa del Ministro delle
politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, sull’indicazione
dell’origine del prodotto, uno dei temi principali affrontati nel
suo intervento alla presentazione del volume edito dal Mipaaf ‘Lo
stato della pesca e dell’acquacoltura nei mari italiani’,
che si è tenuta il 24 maggio presso la Sala Capitolare del Senato
a Roma.
“Tra gli interventi a livello nazionale per il comparto, occorre
considerare anche il fatto che le potenzialità dell’acquacoltura
in acqua marina non trovano la loro dovuta espressione nel nostro Paese.
Tutto ciò comporta che il numero di imprese del settore –
ha affermato il Ministro - sia nettamente inferiore rispetto a quello
che si potrebbe avere. In Italia esistono infatti ostacoli e interdizioni
che dissuadono gli imprenditori a intraprendere una simile attività.
Tali criticità devono essere affrontate nelle sedi opportune e,
nonostante sia una sfida difficile, mi auguro di riuscire a ottenere alcuni
risultati anche in questo campo”. Il Ministro ha ringraziato inoltre
tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del libro presentato
“che rappresenta uno strumento estremamente utile per il settore
della pesca, soprattutto considerata la fase particolare che sta attraversando,
caratterizzata da difficoltà e problematiche importanti”.
“Il mare è stato sottoposto infatti a una pressione eccessiva,
superiore alle reali possibilità delle risorse. Questo è
purtroppo un fenomeno antico che risale già ai primi decenni del
Novecento. Si tratta quindi di un problema che viene da lontano e che
arriva fino a pochi anni fa, quando finalmente si è raggiunta una
consapevolezza comune della necessità assoluta di salvaguardare
le risorse e quindi di pescare meno e di pescare meglio superando, anche
a Bruxelles, le contrapposizioni che si erano avute tra chi intendeva
difendere gli interessi dei pescatori e chi tutelare le risorse. Oggi
abbiamo compreso che entrambe queste esigenze stanno insieme, l’una
non può escludere l’altra”.
“Tutto ciò implica ovviamente – ha proseguito il Ministro
– un grande sacrificio da parte dei nostri pescatori e delle imprese
del settore, chiamati ad affrontare la situazione attuale e a limitare
la loro attività. Questo sacrificio deve essere ripagato con delle
risposte adeguate. Risposte che devono essere individuate dalla politica
comunitaria così come da quella nazionale”.
Il Ministro Catania ha quindi parlato del negoziato in corso per la riforma
della Politica comune della Pesca (PCP) e del recente Consiglio dei Ministri
dell’Agricoltura e della pesca che si è tenuto a Bruxelles.
“Anche alla luce di quanto trattato nel corso del Consiglio, si
può dire che c’è la percezione che alcune delle soluzioni
che sono state indicate dalla Commissione europea siano di difficile accettazione
da parte dei Paesi membri e mi riferisco in particolare al sistema dei
diritti trasferibili. Viceversa, ho riscontrato un consenso generale sull’esigenza
di arrivare a fissare lo sforzo massimo sostenibile per tutti i vari stock”.
Sempre a proposito del negoziato in corso in Europa, oltre che sulle condizioni
dell’attività della pesca, il Ministro ha fatto riferimento
infine a un altro aspetto centrale: “L’altro elemento fondamentale
della riforma riguarda ovviamente la dotazione finanziaria, fondamentale
per il futuro del settore e per il sostegno agli addetti ai lavori. Su
questo punto confermo l’impegno del governo volto a salvaguardare
gli interessi del settore”. (www.agenparl.it)
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