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ENTI E
MINISTERI
La nuova sfida della pesca italiana per valorizzare le zone costiere
della penisola
Per la pesca professionale italiana si apre una sfida nuova,
accompagnata da cofinanziamenti europei per un centinaio di milioni: creare
nuove opportunità di sviluppo alle zone costiere facendo sistema
tra questo comparto produttivo e le altre potenzialità di sviluppo
economico – ambientale presenti nel territorio. E’ questo
l’obiettivo dei GAC italiani, i 37 Gruppi di azione costiera disseminati
in tutte le Regioni che si affacciano sul mare, che si sono riuniti il
3 dicembre per la prima volta assieme a Caorle, antica città di
cultura peschereccia in provincia di Venezia, per approfondire come concretizzare
un obiettivo già molto sviluppato nel resto d’Europa, ma
sostanzialmente nuovo nel nostro Paese.
“Non è solo un problema di novità – ha sottolineato
l’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato nel salutare l’inizio
dei lavori – ma anche di idee, burocrazia, procedure, a fronte di
tempi di intervento molto ristretti, dal momento che le somme destinate
a cofinanziare i Piani di sviluppo locali dovranno essere tutte impegnate
entro il 31 dicembre 2013. Per questo, nell’organizzare l’incontro
per il tramite del Gruppo d’Azione Costiera Veneziano “VeGAC”
in collaborazione con la Direzione Generale della Pesca Marittima e Acquacoltura
del Ministero Politiche Agricole, abbiamo scelto la formula dell’incontro
di lavoro e non il tradizionale convegno ‘accademico’”.
I GAC sono gruppi di partenariato pubblico – privato che insistono
nelle aree costiere dipendenti dalla pesca, costituiti da rappresentanti
della pesca, enti pubblici e altri comparti locali rilevanti, per esempio
il turismo. Questi organismi devono elaborare ed attuare Piani di Sviluppo
Locale finalizzati al rafforzamento strategico della filiera ittica e
allo sviluppo dell’intero territorio interessato, che vengono cofinanziati
dalla UE.
Al confronto di Caorle, che terminerà domattina, partecipano rappresentanti
della Direzione Generale Mare della Commissione Europea, del Ministero
e di FARNET, l’Unità di assistenza costituita dalla Commissione
Europea per contribuire allo sviluppo sostenibile delle zone di pesca
sulla base del cosiddetto Asse IV e del Fondo Europeo per la Pesca. “Come
istituzioni – ha concluso Manzato – dobbiamo individuare,
a livello nazionale e a livello regionale, un pacchetto di interventi
anche legislativi che consentano di dare gambe e responsabilità
ai GAC nella valorizzare dei partenariati locali”.
capo.uffstampa@regione.veneto.it
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