ENTI E MINISTERI

In lieve aumento le possibilità di pesca in acque profonde per il 2013-2014

La Commissione europea ha proposto il 9 ottobre le possibilità di pesca per gli stock ittici di acque profonde nelle acque UE e internazionali dell'Atlantico nordorientale per il 2013-2014. Conformandosi ai pareri scientifici, la Commissione propone un aumento del totale ammissibile di catture (TAC) per 3 stock, una diminuzione per 13 stock e il mantenimento del TAC attuale per altri 8 (per 6 dei quali il TAC è fissato a livello zero) rispetto al 2012.
Per il 2013 la Commissione propone di aumentare del 77% il TAC relativo al granatiere nelle acque ad ovest delle Isole Britanniche, portandolo a 4 500 tonnellate. Questa pressione di pesca dovrebbe consentire di ricondurre lo stock a livelli di sfruttamento sostenibili (il cosiddetto livello massimo sostenibile — MSY) entro il 2015. La Commissione propone inoltre di aumentare rispettivamente del 20% e del 5% i TAC relativi ai due stock di pesce sciabola nero nelle acque occidentali (ovest della Scozia e Irlanda). Anche per questi stock i pareri scientifici indicano come conseguire l'MSY nel 2015. Per i rimanenti stock di pesce sciabola nero e di granatiere si propone di ridurre o di mantenere invariati i TAC attuali. Per gli stock di occhialone e di molva azzurra, di cui non si conosce con esattezza lo stato di conservazione, la Commissione propone di ridurre il TAC del 20% nel rispetto del principio precauzionale.
Maria Damanaki, Commissaria europea per gli Affari marittimi e la pesca, ha dichiarato: "Se vogliamo preservare la pesca di acque profonde dobbiamo attenerci ai pareri scientifici ed evitare di esercitare pressioni eccessive su queste specie vulnerabili. Tuttavia tre di questi stock mostrano segni di ripresa e sembrano avvicinarsi a livelli di sfruttamento sostenibile. Garantire l'uso sostenibile di queste risorse nel lungo termine è un nostro chiaro obiettivo di gestione.".
Fatta eccezione per due casi, i dati di cui gli esperti dispongono sugli stock di acque profonde non sono sufficienti per valutarne lo stato in modo esaustivo, sia in termini di abbondanza che di mortalità per pesca. Tuttavia la qualità dei pareri scientifici è migliorata, specie sugli stock che offrono le maggiori possibilità di pesca.

Contesto
Dal 2003 la pesca di specie di acque profonde è regolamentata dall'Unione europea in termini di totali ammissibili di catture (TAC) per specie e per zona e in termini di sforzo di pesca massimo che può essere esercitato nell'Atlantico nordorientale.
La pesca degli stock di acque profonde, che vivono sulla scarpata continentale o nelle montagne sottomarine, è praticata nelle acque situate al di là delle principali zone di pesca della piattaforma continentale. La maggior parte di queste specie ha una crescita lenta e una lunga durata di vita, il che le rende particolarmente vulnerabili all'attività di pesca.
Anche se rappresenta soltanto l'1% circa del pesce sbarcato dall'Atlantico nordorientale, dalla pesca in acque profonde dipendono in una certa misura alcune comunità locali di pescatori. Da diversi anni il depauperamento degli stock va di pari passo con un calo delle catture e dei posti di lavoro che da esse dipendono.
Le proposte della Commissione sono basate sui pareri scientifici formulati dal Consiglio internazionale per l'esplorazione del mare (CIEM).
La Commissione ha recentemente proposto un nuovo sistema di gestione delle attività di pesca in acque profonde inteso a meglio tutelare gli stock di acque profonde e gli habitat che le ospitano (cfr. IP/12/813) (http://europa.eu)



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