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ENTI E
MINISTERI
Pac: De Capitani, le aziende perdono fino a 6.000 euro
"Le simulazioni sulla prossima Pac non possono che farci rimanere
molto critici, soprattutto per gli effetti che avranno sulla Regione Lombardia.
In questi mesi non siamo rimasti inerti, ma sappiamo che le negoziazioni
finiscono sui tavoli che stanno al di sopra delle Regioni e anche degli
Stati nazionali". Lo ha detto, oggi, Giulio De Capitani, assessore
all'Agricoltura di Regione Lombardia, introducendo il seminario di studi:
'La politica agricola comunitaria 2014 - 2020. Simulazioni di impatto
in Italia e in Lombardia', organizzato in collaborazione con Eupolis Lombardia.
Nel corso delle relazioni è emerso che in Lombardia si perderanno
oltre 51.000 aree produttive, per evolverle al cosiddetto "greening".
Tutto questo avrà un effetto negativo sulla produzione, che farà
segnare -100 milioni di euro, pari a un decremento del 1,5 per cento,
con un conseguente taglio del reddito che si aggira dai 3000 ai 6000 euro
per azienda, pari a 150/300 euro per ettaro. Complessivamente il taglio
al reddito agricolo lombardo varierà dai 145 ai 289 milioni di
euro. Per l'Italia ci sarà una riduzione del 18,6 per cento del
budget per gli agricoltori, così suddiviso: -12,6 per cento per
i tagli alla Politica agricola a livello generale e -6 per cento per la
convergenza sull'Italia.
De Capitani, tornando a parlare dei poderosi tagli, ha spiegato
che "di fronte a queste situazioni Regione Lombardia chiede modifiche
sostanziali a questa nuova Pac, visto che, inoltre, il nostro Stato è
un contribuente netto del bilancio europeo". "Noi - ha detto
ancora l'assessore - dobbiamo vedere premiata la qualità del nostro
sistema agricolo lombardo".
"Nei mesi scorsi - ha detto De Capitani - abbiamo prodotto
documenti condivisi anche a livello nazionale. Contiamo sul fatto che
i parlamentari italiani siano responsabilizzati al momento del voto della
nuova Politica agricola comunitaria, affinché possano correggere
i problemi che esistono in queste proposte. Abbiamo inviato anche istanze,
in questo senso, all'attuale ministro dell'Agricoltura Mario Catania,
perché non si penalizzino i sistemi agricoli più produttivi
e di maggiore qualità". (AGI) Bru
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