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Nuova definizione dalla Oiv
L’Oiv (Organizzazione internazionale della vite e del
vino) introduce per la prima volta nel codice internazionale delle pratiche
enologiche la definizione di “bevanda ottenuta dalla dealcolizzazione
del vino” e le pratiche per il suo ottenimento
L’Oiv (Organizzazione Internazionale
della Vite e del Vino) introduce per la prima volta ufficialmente nel
codice internazionale delle pratiche enologiche le definizioni di “bevanda
ottenuta dalla de alcolizzazione del vino” e “bevanda ottenuta
da de alcolizzazione parziale del vino”.
A questo importante passo, vengono aggiunte anche le pratiche riconosciute
ufficialmente dall’Oiv per ottenere tali bevande. La correzione
della gradazione alcolica di un vino sarà consentita con una riduzione
massima del 20%.
L’organizzazione intergovernativa di riferimento, scientifico e
tecnico per i prodotti vinicoli e viticolo, l’Oiv, ha infatti tra
i suoi obiettivi di contribuire all’armonizzazione internazionale
delle pratiche e delle norme esistenti e, ove necessario, alla preparazione
di nuove norme internazionali, al fine di migliorare le condizioni per
produzione e commercializzazione dei prodotti della vite e del vino.
La decisione è stata presa all’unanimità al Congresso
Internazionale dell’organizzazione, che si è svolto qualche
giorno fa in Turchia, soprattutto, recependo le aspettative del settore
vitivinicolo e un interesse crescente dei consumatori verso vini a basso
tenore alcolico e verso le bevande d’origine vitivinicola completamente
dealcolizzate.
Oltre alla definizione normativa delle bevande dealcolizzato in tutto
o parzialmente (che sono quelle ottenute esclusivamente da vino o da vino
speciale come descritto nel Codice internazionale delle pratiche enologiche
dell’Oiv e che hanno subito esclusivamente trattamenti specifici
per questo tipo di tecniche con prodotti in conformità con il Codice
Oiv internazionale delle pratiche ed hanno un titolo alcolometrico volumico
inferiore allo 0,5%), l’Oiv ha anche proceduto a specificare le
tecniche di separazione che possono essere utilizzate sia per dealcolizzare
i vini o per correggere il grado alcolico di vini. Le tecniche accettate
sono tre: evaporazione sotto vuoto parziale, membrane tecniche e distillazione.
L’uso di tali tecniche è sottoposto a precise regole: non
possono essere utilizzate su vini con difetti organolettici; l’eliminazione
di alcol nel vino non deve essere eseguita in concomitanza con l’aumento
del contenuto di zucchero nei mosti corrispondenti; la procedura di dealcolizzazione
deve essere posto sotto la responsabilità di un enologo o di un
tecnico specializzato. (www.winenews.it)
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