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MINISTERI
Ismea promuove Network europeo per il monitoraggio
dei mercati agricoli
Una migliore armonizzazione a livello europeo
delle tecniche di rilevazione e di analisi sui mercati agroalimentari.
Con l'obiettivo di costituire un sistema strutturato di relazioni tra
i Paesi europei e di favorire una maggiore conoscenza e una più
ampia circolazione di dati e informazioni.
Sono i temi sui quali l'Ismea, in partnership con FranceAgriMer, ha promosso
oggi un primo confronto europeo nell'ambito di un Forum internazionale
tenutosi a Roma, finalizzato a implementare una piattaforma condivisa
per lo scambio di dati, informazioni e metodologie attraverso una rete
di monitoraggio dei mercati agroalimentari a livello continentale.
Nel corso dei lavori è stata rilevata da più parti l'esigenza
di ridurre l'incertezza legata ai fenomeni ricorrenti di volatilità
dei prezzi, ma anche di prevenire le crisi di mercato e di rafforzare
gli strumenti di stabilizzazione dei redditi. Priorità sulle quali,
nel prossimo futuro, si giocherà la sostenibilità economica,
sociale e ambientale del sistema agricolo e alimentare e per questo al
centro di un approfondito dibattito nei diversi consessi internazionali
che, oltre alle istituzioni nazionali e sovranazionali, annoverano tra
i promotori le organizzazioni e i movimenti della società civile.
L'Agricultural market information system, l'iniziativa proposta dal G20
meglio nota con l'acronimo AMIS, rappresenta una prima risposta alle sollecitazioni
provenienti dai diversi Paesi, a fronte di un'evoluzione del mercato globale
che ha fatto emergere le rilevanti complessità legate alla gestione
degli approvvigionamenti alimentari.
"Un sistema di informazione sui mercati agricoli, dunque, - ha detto
Arturo Semerari, presidente dell'Ismea - finalizzato non solo a una migliore
gestione delle scorte, ma anche a una riduzione degli sprechi e a una
più equa allocazione geografica delle risorse, rappresenta un primo
importante strumento per superare l'attuale frammentazione nella governance
alimentare mondiale".
"Con FranceAgriMer, - ha proseguito Semerari - con cui abbiamo avviato
quest'anno un'importante collaborazione, abbiamo promosso e organizzato
questo Forum per condividere le esperienze con altri Paesi europei e creare
i presupposti, attraverso un network operativo, per la standardizzazione
dei metodi di raccolta ed elaborazione dei dati e per l'implementazione
di strumenti condivisi e omogenei, in vista di un costante ed efficace
monitoraggio delle filiere agroalimentari".
"Di fronte a un mercato sempre più globalizzato ed esposto
alla volatilità dei prezzi - ha sottolineato Fabien Bova, Ceo di
FranceAgriMer - la condivisione di strumenti di monitoraggio a livello
internazionale, in grado soprattutto di anticipare le dinamiche dei mercati,
rappresenta un'opportunità irrinunciabile. L'incontro odierno ha
gettato sicuramente le basi per avviare una collaborazione che porti,
ci auguriamo al più presto, alla creazione di un network europeo."
"Senza dubbio - ha spiegato Egidio Sardo, Direttore generale
dell'Ismea - nell'attuale contesto di forte instabilità dei prezzi
e dei redditi degli agricoltori, l'ampliamento della base informativa
e la condivisione dei metodi e dei sistemi di rilevazione concorrono a
favorire la conoscenza e la trasparenza del mercato, favorendo lo sviluppo
di nuovi strumenti per prevenire e gestire le crisi di mercato."
Si è discusso, anche alla luce dell'evoluzione della normativa
comunitaria nel quadro della riforma della PAC, del ruolo dei fondi mutualistici
per la stabilizzazione dei redditi in agricoltura, di risk management,
di migliore ripartizione del valore aggiunto all'interno delle filiere
e di innovazione, con potenziali riflessi anche nei sistemi di monitoraggio
e analisi dei mercati.
Nel corso del suo intervento Paolo De Castro, Presidente della Commissione
agricoltura del Parlamento Europeo ha ribadito l'importanza di "promuovere
collaborazioni di questo tipo, utili a rafforzare la disponibilità
di strumenti informativi. Il mondo che cambia - ha aggiunto - richiede
una conoscenza sempre più approfondita e, soprattutto condivisa,
necessaria a risalire alle cause dei fenomeni e prevenirne gli effetti,
anticipando gli squilibri di mercato e i rischi di un'accelerazione della
volatilità dei prezzi associati alla domanda speculativa."
Ai lavori, a cui hanno preso parte 16 delegazioni europee, è intervenuto
anche il Presidente della Commissione Agricoltura del Senato italiano,
Paolo Scarpa Bonazza Buora, che ha evidenziato il ruolo del monitoraggio
dei mercati anche in relazione alla necessità di garantire una
più equa distribuzione del valore lungo la filiera produttivo-distributiva
del settore agroalimentare. (www.ismea.it)
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