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ENTI E
MINISTERI
Lavoro: Coldiretti, da riforma stop 100mila
studenti e pensionati nei campi
Con la riforma non sarà
più possibile per centomila pensionati, studenti e cassintegrati
arrotondare il proprio reddito nelle campagne di raccolta di frutta, verdura,
olive o vendemmia con i voucher, come hanno fatto fino ad ora dall’estate
2008. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in vista dell’imminente
campagna di raccolta estiva nel corso dell’iniziativa di sensibilizzazione
davanti al Senato, in occasione della ripresa della discussione sulla
riforma del lavoro che prevede la cancellazione di fatto dei voucher in
agricoltura. Un migliaio di imprenditori, studenti e pensionati provenienti
da tutte le Regioni d’Italia hanno manifestato per evitare la cancellazione
di uno strumento che concilia le esigenze di semplificazione, legalità
e trasparenza con la possibilità di garantire un sostegno alle
classi sociali che più sentono la crisi. In un momento di difficoltà
del Paese - sostiene la Coldiretti - riteniamo sia un atto di responsabilità
difendere uno strumento i cui maggiori utilizzatori sono proprio quelle
regioni, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, colpite dal sisma e che non
meritano provvedimenti che potrebbero compromettere il futuro della propria
agricoltura.
Quasi il 25 per cento dei voucher per un totale di oltre 6 milioni è
stato utilizzato in agricoltura dove sono stati introdotti in occasione
della vendemmia 2008 (agosto) per essere poi estesi ad altre figure come
pensionati e casalinghe ed altre attività. Per molti giovani -
sottolinea la Coldiretti - lavorare nei campi ha significato prendere
contatto con il mondo del lavoro e sostenere i propri studi in un momento
di difficoltà economica . La vigente legislazione sui voucher consente
infatti alle imprese agricole di avvalersi, solo per attività stagionali,
del contributo di limitate categorie di soggetti che si trovano fuori
dal mercato del lavoro come appunto, dal primo giugno, per i ragazzi dai
16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi.
Ora l’emendamento presentato dai relatori al ddl di riforma del
mercato del lavoro del Ministro Elsa Fornero cancella di fatto i voucher
in agricoltura poiché limita l’uso dei buoni alle sole imprese
di autoconsumo, senza contabilità, sotto i 7000 euro di fatturato.
Secondo la Coldiretti sarebbe profondamente sbagliato e incomprensibile
procedere a modifiche specifiche della normativa lavoristica del settore
essendo le rappresentanze delle imprese agricole le uniche ad essere state
escluse dal tavolo di confronto durante l’iter di definizione del
disegno di legge sulla riforma sul lavoro.
“In questi anni i voucher hanno contribuito alla trasparenza nel
lavoro dei tanti studenti e pensionati in cerca di un reddito occasionale
da percepire in forma corretta, cosa che la norma cosi scritta non permetterà
più, inducendo addirittura ad un ritorno di forme irregolari di
occupazione” denuncia il presidente della Coldiretti Sergio Marini
nel sottolineare che “ora questa gente, stabilmente impegnata in
altre attività, non lavorerà più e se lo farà
lo dovrà fare in nero perché non esiste altra forma ragionevole
che intercetta questa reciproca disponibilità di studenti, pensionati
ed imprese agricole”. (www.coldiretti.it)
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