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ENTI E
MINISTERI
Accesso più semplice e rapido ai fondi dell'UE per le imprese,
le città, le regioni e i ricercatori europei
A seguito dell’entrata in vigore
del nuovo regolamento finanziario dell'Unione, la Commissione europea
ha adottato delle nuove modalità di applicazione per semplificare
le procedure, così a partire dal 1° gennaio 2013 le imprese,
le ONG, i ricercatori, gli studenti, le città e altri destinatari
potranno accedere in modo più semplice ai fondi dell’UE.
La nuova normativa mira anche a rafforzare la trasparenza e a responsabilizzare
maggiormente tutti coloro che gestiscono i fondi dell'Unione.
“Il nuovo regolamento introduce importanti miglioramenti per tutti
i beneficiari dei fondi europei. Siamo riusciti a ridurre gli oneri amministrativi
per i destinatari dei fondi dell'Unione, il che significa un accesso più
facile e tempi più brevi per i finanziamenti provenienti dal nostro
bilancio. Le nuove regole aprono la strada a un uso più efficace
delle risorse. Ciò è importante per ogni cittadino europeo,
poiché in tempi di crisi il bilancio dell'Unione svolge un ruolo
importante per promuovere la crescita e l'occupazione. Rendere più
facile l’acceso ai fondi e accrescere la responsabilità di
chi li gestisce è uno dei compiti principali del mio mandato.”
È quanto ha dichiarato Janusz Lewandowski, Commissario europeo
per la programmazione finanziaria e il bilancio.
Il nuovo regolamento finanziario prevede una serie di miglioramenti che
faciliteranno la vita ai beneficiari dei fondi europei. Saranno ridotti
i tempi tra l’invito a presentare proposte e la conclusione degli
accordi di sovvenzione, come pure i termini di pagamento. L’enfasi
del sistema di concessione delle sovvenzioni passerà dal rimborso
delle dichiarazioni di spesa ai pagamenti in base ai risultati effettivamente
raggiunti, attraverso un uso maggiore di importi fissi, tassi forfettari
e costi unitari. I beneficiari dei fondi europei non saranno più
tenuti ad aprire conti bancari fruttiferi separati. Inoltre, anche se
verranno maturati interessi, non dovranno essere restituiti al bilancio
dell’Unione né saranno conteggiati come entrate del progetto.
Questa novità tiene conto di una delle principali preoccupazioni
espresse dai beneficiari di sovvenzioni e da altre parti interessate,
in particolare gli organismi di ricerca e le ONG.
Le nuove regole permetteranno di responsabilizzare coloro che gestiscono
il denaro dei contribuenti europei. Ciò riguarda anche gli Stati
membri che gestiscono una buona parte del bilancio dell'Unione, compresa
la politica regionale dell'UE. In futuro, le autorità degli Stati
membri dovranno firmare e trasmettere alla Commissione dichiarazioni annuali
che attestino la corretta spesa dei fondi dell'UE.
Sono stati poi rafforzati i meccanismi di rettifica finanziaria per irregolarità
commesse dai beneficiari riscontrate in fase di audit: come deterrente,
la Commissione pubblicherà decisioni che imporranno sanzioni in
caso di uso improprio di fondi.
In futuro, vari strumenti finanziari, quali prestiti, capitale o garanzie,
saranno utilizzati per migliorare l'efficacia dei fondi dell’UE,
moltiplicandone quindi l’impatto finanziario. Vi saranno nuove possibilità
per un'attuazione più flessibile dei partenariati pubblico-privato
per rispondere alle esigenze delle parti interessate dell'industria europea
che vi partecipano.
La semplificazione delle regole e dei processi non si concluderà
con l'adozione del nuovo regolamento finanziario. La Commissione porterà
avanti tutta una serie di proposte di semplificazione per integrarle saldamente
nella nuova generazione di programmi (2014-2020), che è al momento
negoziata al Consiglio e al Parlamento europeo.
Fabrizio Spada e Diana Caputo
Rappresentanza a Milano della Commissione europea
+39 02 46 75 141
mail: comm-rep-mil@ec.europa.eu
http://ec.europa.eu/italia
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