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Terremoto: fondi UE un'opportunità per le regioni colpite
Il Fondo di solidarietà dell'UE può fornire aiuto alle
zone colpite dal recente sisma. È il messaggio lanciato ieri dal
vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile
per l'Industria e l'imprenditoria, e dal commissario Johannes Hahn, responsabile
per la Politica regionale, durante la loro visita nelle località
colpite dal terremoto.
I due membri della Commissione hanno sorvolato le aree interessate dal
sisma e hanno incontrato gli esponenti delle autorità nazionali
e locali: il capo dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli,
il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani e l'assessore
regionale alla Protezione Civile Paola Gazzolo, nonché i sindaci
e le autorità locali.
Durante questi incontri è stata discussa la possibilità
di impiegare una parte del Fondo di solidarietà dell'UE per fornire
aiuto alle regioni colpite (Emilia-Romagna e Lombardia). Particolare attenzione
è stata data alla situazione delle imprese: il vicepresidente Tajani
si è impegnato a valutare eventuali azioni di sostegno per le piccole
e medie imprese e per i numerosi stabilimenti industriali duramente colpiti
dal sisma.
Infine, altre possibilità di assistenza potranno venire da un piano
per un'edilizia più efficiente e sicura, che sarà presentato
entro l'estate dalla Commissione, dalla possibilità di utilizzare
i servizi satellitari dell'Agenzia spaziale europea per favorire le operazioni
di soccorso e da un'eventuale modifica del programma di sviluppo rurale
dell’UE per quanto riguarda l'Italia, prevedendo una diversa allocazione
dei fondi per sostenere il settore agricolo delle aree terremotate.
Fondo di solidarietà dell'Unione europea
Il Fondo di solidarietà del'UE è stato creato nel 2002 per
assistere gli Stati membri e le regioni colpite da catastrofi naturali.
Il Fondo punta a coprire parte delle spese sostenute dalle autorità
pubbliche: eliminare i detriti, ripristinare l'approvvigionamento di gas,
elettricità e acqua, ecc.
Strumenti finanziari per le imprese
I fondi strutturali europei forniscono importanti strumenti di sostegno
per le imprese, tra cui anche fondi in garanzia per facilitare l'accesso
al credito e la salvaguardia del patrimonio storico. In accordo con le
autorità regionali e nazionali, parte di questi fondi può
essere destinata a piani di sostegno per le zone colpite, rafforzando
gli strumenti di credito per le PMI in difficoltà o sostenendo,
anche con prestiti agevolati, la ricostruzione di capannoni industriali
o progetti edilizi improntati a criteri di sicurezza ed efficienza energetica.
Piano per un'edilizia più efficiente e sicura
Entro l'estate la Commissione presenterà una nuova strategia per
il rilancio del settore delle costruzioni. Tra le misure in discussione,
un sostegno per la costruzione di edifici più sicuri ed efficienti
dal punto di vista energetico, conformi ai più recenti standard
antisismici europei.
Assistenza satellitare
La Commissione europea e l'Agenzia spaziale europea hanno messo a disposizione
i servizi satellitari per favorire le operazioni di soccorso e gestione
dell'emergenza, ad esempio fornendo mappe dettagliate delle zone colpite.
Fondo di sviluppo rurale europeo
È possibile modificare l'attuale programma di sviluppo rurale dell’UE
per l'Italia cambiando la destinazione dei fondi per sostenere il settore
agricolo e agroalimentare delle aree terremotate che hanno subito danni
ingenti. Le richieste devono venire dalle amministrazioni regionali ed
essere approvate dalla Commissione, che si è già dichiarata
disponibile. Ad esempio, con l’accordo del governo e un contributo
di ogni regione (ad eccezione di Abruzzo e Lombardia) si potrebbe avere
un cofinanziamento europeo di 50 milioni di euro che con quello nazionale
arriverebbero a 100 milioni. È possibile inoltre ottenere temporaneamente
la deroga all’obbligo di rispettare le prescrizioni tecniche di
stagionatura e conservazione dei prodotti a denominazione geografica controllata.
(http://ec.europa.eu)
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