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ENTI E
MINISTERI
Alleanza della Cooperative lancia allarme su rischio
fondi dell'Unione Europea per il settore
Sono a rischio i fondi dell'Unione Europea
per il settore della pesca”. E' l'allarme lanciato dall’Alleanza
delle Cooperative italiane (AGCI Agrital, Federcoopesca-Confcooperative,
Lega Pesca-Legacoop) all'indomani della presentazione della proposta avanzata
dalla Presidenza cipriota del Consiglio della UE, in vista della riunione
straordinaria del 22 e 23 novembre dei capi di Stato e di governo che
dovranno decidere il quadro finanziario pluriennale dell'Unione per il
periodo 2014-2020.
Nel documento della Presidenza non vengono allocate risorse per il nuovo
Fondo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), e ci si limita ad indicare
che la dotazione dovrà essere individuata all'interno della Rubrica
2 relativa per larghissima parte alle spese per la politica agricola comune.
Da ricordare,sottolinea l’Alleanza , che la Commissione europea
ha chiesto per il FEAMP uno stanziamento pari a 6,5 miliardi di euro per
l'intero periodo di programmazione 2014-2020, di cui circa il 10% sarebbero
stati destinati all'Italia.
L’Alleanza delle cooperative italiane chiede l'intervento del Governo
per assicurare al settore della pesca nei prossimi anni risorse finanziarie
adeguate per assicurare la continuità produttiva delle imprese
e la vitalità socio-economica delle comunità costiere più
dipendenti dal settore. L'incontro, giovedì prossimo a Roma, del
ministro Catania con la Commissaria UE alla pesca, Maria Damanaki, costituisce
un'occasione da non mancare per riaffermare con forza i bisogni e le richieste
che giungono dalla filiera ittica. La dotazione richiesta dalla Commissione
è di per sé insufficiente ad accompagnare l'attuazione dei
drastici cambiamenti preannunciati dalla riforma della Politica Comune
della Pesca, anche perché l'ambito di applicazione del nuovo FEAMP
riguarderà tutti gli interventi della Politica Marittima Integrata
(PMI) dell'Unione europea. Sarà per questo necessario non solo
puntare ad un incremento della dotazione, ma anche alla definizione di
chiari e trasparenti criteri di ripartizione che non vedano penalizzata
la pesca rispetto agli altri settori che vantano un peso economico ben
maggiore.
“Senza stanziamenti adeguati verrà meno la possibilità
di attuare una riforma della politica comune della pesca più ambiziosa
ed efficace anche in termini di conservazione degli stock ittici. Inoltre,
verrebbero compromessi gli importanti risultati per l'Italia che, grazie
all'azione del ministro Catania, sono stati raggiunti in seno al Consiglio
del 24 ottobre scorso sulla proposta di regolamento riguardante il FEAMP”
afferma l’Alleanza. (www.federcoopesca.it)
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