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ENTI E
MINISTERI
Fermo pesca, Catania firma il decreto per il 2012: così tuteliamo
le risorse dei nostri mari
"Tutelare le risorse del mare è fondamentale e, in quest'ottica,
assume grande importanza la misura dell'arresto temporaneo per le attività
di pesca anche per il 2012. Il fermo biologico sarà, anche nei
prossimi anni, uno strumento decisivo per la conservazione degli stock
ittici e con l'intesa raggiunta nelle scorse settimane in sede di Consiglio
europeo sulla riforma della Politica comune della pesca abbiamo anche
gettato le basi affinché questa misura venga mantenuta anche in
futuro".
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali,
Mario Catania, ha commentato il decreto che stabilisce le modalità
di entrata in vigore del "fermo pesca" per il 2012 che è
stato inviato per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Secondo quanto stabilito dal decreto:
- Per le navi da pesca autorizzate ad esercitare l'attività
di pesca con il sistema strascico e/o volante, iscritte nei compartimenti
marittimi da Trieste a Rimini è disposta l'interruzione temporanea
obbligatoria delle attività di pesca per quarantatre giorni consecutivi
dal 16 luglio al 27 agosto del corrente anno;
- Per le navi da pesca autorizzate ad esercitare l'attività
di pesca con il sistema strascico e/o volante, iscritte nei compartimenti
marittimi da Pesaro a Bari l'interruzione temporanea dell'attività
di pesca è disposta per quarantatre giorni consecutivi dal 6 agosto
al 17 settembre del corrente anno;
- Per le navi da pesca autorizzate ad esercitare l'attività
di pesca con il sistema strascico e/o volante, iscritte nei compartimenti
marittimi da Brindisi a Imperia è disposta l'interruzione temporanea
obbligatoria delle attività di pesca per trenta giorni consecutivi
dal 3 settembre al 2 ottobre del corrente anno;
- Per le navi da pesca autorizzate ad esercitare l'attività
di pesca con il sistema strascico e/o volante, iscritte nei compartimenti
marittimi della regione Sardegna e della regione Sicilia, l'interruzione
temporanea obbligatoria della pesca ha durata di almeno trenta giorni
consecutivi, nel rispetto dei periodi di cui ai piani di gestione in premessa,
la cui decorrenza è disposta con provvedimento regionale.
Inoltre, sono state intensificate le misure del cosiddetto "dopo
fermo" al fine di rafforzare la tutela delle risorse ittiche nell'areale
adriatico. Nello specifico è stato stabilito che decorso il periodo
di fermo, l'attività di pesca per 10 settimane è consentita
solo per 3 giorni a settimana, successivamente solo per 4 giorni a settimana.
Infine è previsto che dalla pubblicazione del provvedimento e fino
al 31 ottobre 2012 è vietata, nelle acque dei compartimenti marittimi
dell'Adriatico, ad eccezione di quelli di Monfalcone e di Trieste, e dello
Ionio, la pesca a strascico e/o volante entro una distanza dalla costa
inferiore alle 6 miglia ovvero con una profondità d'acqua inferiore
a 60 metri.
Per quanto riguarda le modalità di erogazione degli aiuti, è
previsto che con successivo decreto ministeriale sono determinati i criteri
e le modalità di erogazione degli aiuti alle imprese di pesca che
effettuano l'interruzione temporanea obbligatoria. (www.politicheagricole.it)
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