|
ENTI E
MINISTERI
Catania: tempi maturi per un Ddl per la difesa del made in Italy
agroalimentare
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
è intervenuto alla presentazione della relazione sulla contraffazione
nel settore agroalimentare, realizzata dalla Commissione parlamentare
di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo
commerciale, che si è svolta questa mattina a Roma presso la sede
della Coldiretti.
“Il convegno di oggi ha messo in evidenza questioni cruciali sulle
quali riflettere per rendere ancora più incisiva la lotta alla
contraffazione agroalimentare e al cosiddetto Italian sounding. Il prezioso
lavoro della Commissione parlamentare e i contributi che ho ascoltato
oggi mi convincono del fatto che ci siano tutti i presupposti e le condizioni
necessari per lavorare a un’ipotesi di disegno di legge a tutto
tondo in difesa del Made in Italy”.
Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali,
Mario Catania, è intervenuto alla presentazione della relazione
sulla contraffazione nel settore agroalimentare, realizzata dalla Commissione
parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria
in campo commerciale, che si è svolta questa mattina a Roma presso
la sede della Coldiretti.
“Ci tengo a ribadire che, per quanto riguarda il contrasto ai fenomeni
di contraffazione, non siamo all’‘anno zero’, ma anzi
sono stati conseguiti obiettivi fondamentali negli ultimi 20-30 anni,
sia a livello nazionale che comunitario. L’Italia vanta una legislazione
avanzata e si avvale dell’encomiabile operato di organismi quali
il Nucleo antifrodi dei Carabinieri-Nac, il Corpo forestale dello Stato
e l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione
frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf). Ma dovendo fare i conti con
una realtà estremamente complessa e variegata, dobbiamo mettere
in campo delle risposte articolate, ha spiegato il Ministro, per far fronte
a illeciti profondamente diversi tra loro. Credo che sia necessario pensare
inoltre ad alcune delle proposte emerse oggi come, ad esempio, l’interdizione
dall’attività per i soggetti che hanno trasgredito in materia
di contraffazione. Una simile misura costituirebbe un deterrente maggiore
rispetto, per esempio, alla semplice sanzione pecuniaria. Non possiamo
dimenticare che la vera vittima, oltre al consumatore, è proprio
l’agricoltore italiano che deve essere messo invece al riparo da
questi illeciti”.
Durante l’incontro, al quale hanno preso parte tra gli altri anche
il Procuratore antimafia Pietro Grasso e il presidente della Coldiretti
Sergio Marini, il ministro Catania ha inoltre commentato la vicenda della
Simest e dell’azienda Lactitalia: “Sono convinto che il denaro
dei contribuenti italiani non possa essere destinato a investimenti all’estero
per realizzare prodotti che fanno concorrenza ai nostri, comportando effetti
negativi sulle imprese italiane e nello specifico su quelle agricole,
che già versano in condizioni di grave difficoltà a causa
della congiuntura economica. Ho già espresso questa mia posizione
al titolare del Ministero dello sviluppo economico, Corrado Passera”.
(www.aiol.it)
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|
|