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ENTI E
MINISTERI
Agroalimentare, Catania: Settore vitale, investe,
produce ed esporta
Il Ministro lancia un appello ai parlamentari
per chiedere l'approvazione urgente del ddl anti-cementificazione
"Nel nostro Paese, fino a 10-15 anni fa, i giovani scappavano nelle
città per cercare lavoro in fabbrica. Adesso tutto questo si sta
modificando, un po' a causa della crisi del comparto industriale, un po'
perché sta cambiando la cultura. Oggi molti giovani restano
in campagna, la produzione agricola non è vista più come
un'attività residuale o poco qualificata. L'agricoltura sta tornando
a essere considerata un settore fondamentale, è una delle attività
più belle".
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali,
Mario Catania, intervenendo nel corso della trasmissione "Uno Mattina",
in onda su Rai Uno.
"Noi - ha aggiunto il Ministro - dobbiamo facilitare il lavoro degli
agricoltori, non attraverso aiuti che non sono consentiti dalla legislazione
comunitaria, ma predisponendo un quadro normativo che consenta al produttore
di accedere con facilità agli adempimenti burocratici. Su questo
aspetto stiamo lavorando, ma abbiamo ancora molta strada da fare".
Catania ha proseguito: "Il nostro settore agroalimentare, tra mille
difficoltà, investe, produce, esporta. Negli ultimi 10 anni la
crescita dell'export è stata del 90%, a fronte dell'andamento di
altri settori che si trovano intorno al 40%. Questo la dice lunga su quanto
il sistema agroalimentare può dare all'economia nazionale Anche
in questa fase difficile l'agroalimentare mostra una tendenza estremamente
positiva e ha riscontri ottimi su quasi tutti i mercati mondiali. Bisogna
dire che i consumi delle famiglie si sono attestati, a causa della difficile
situazione economica, su livelli bassi, oggi c'è un'attenzione
estrema da parte di una fascia di consumatori che non sono in condizione
di scegliere prodotti senza pensare al loro valore. Registriamo un ritorno
ad acquisti più mirati in termini di quantità, insomma si
spreca di meno"
"Il limite del settore - ha spiegato il Ministro - è
l'estrema frammentazione delle aziende, oltre al fatto che la filiera
soffre per i molti passaggi che troviamo dal produttore al consumatore.
C'è da dire, comunque, che il settore è vitale e l'industria
alimentare è particolarmente performante. Dal produttore al trasformatore
possiamo vantare un livello di qualità altissimo, che non ha eguali
nel mondo".
Il Ministro Catania ha anche affrontato il tema del consumo del suolo
e del suo disegno di legge contro la cementificazione varato dal Consiglio
dei Ministri: "I tempi per l'approvazione del disegno di legge contro
la cementificazione sono stretti, ma il Parlamento se vuole ha modo di
dare il via libera. Basta che il provvedimento venga assegnato in sede
deliberante alla Commissione che esamina il testo. Faccio un appello ai
parlamentari: il tema è di una enorme sensibilità, gli italiani
lo sanno e ho avuto tante manifestazioni di consenso, perché c'è
la consapevolezza tra le persone di quanto sia grave il danno fatto al
nostro territorio".
Infine, Catania ha parlato dei risultati della vendemmia: "Sarà
molto bassa in termini di quantità, forse la più bassa da
quando c'è statistica in materia, ma la qualità sarà
buona". (www.politicheagricole.it)
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