ENTI E MINISTERI

Cacao e caffè protagonisti dei due 'cluster' a Expo Milano 2015
A confronto diverse tradizioni culturali, modi innovativi di interpretare il tema "Nutrire il Pianeta - Energia per la Vita", e soluzioni alle sfide comuni nei campi dell'agricoltura, della nutrizione e del benessere

Cacao e caffè: sono dedicati a queste delizie i due nuovi "cluster" dell'Expo Milano 2015, presentati il 30 marzo a Roma. Si tratta di spazi espositivi innovativi che raggrupperanno i Paesi aderenti attorno ad uno stesso tema, condiviso e rappresentativo, affrontato dal punto di vista del progresso raggiunto nel settore, dei mezzi a disposizione per soddisfare le esigenze della civiltà e per illustrare le prospettive per il futuro. Si supera così la suddivisione dei partecipanti all'Expo secondo un criterio geografico, procedendo nella direzione della cooperazione con e tra Paesi, incoraggiandoli a mettere a confronto diverse tradizioni culturali, modi innovativi di interpretare il tema "Nutrire il Pianeta - Energia per la Vita", e soluzioni alle sfide comuni nei campi dell'agricoltura, della nutrizione e del benessere.
A discuterne nella sede romana dell'Iila (l'Instituto Italo Latino Americano), i rappresentanti dei Paesi "che producono il 70% del caffè che viene commercializzato ogni anno nel mondo", spiega all'Adnkronos Filippo Ciantia, country relations manager Expo Milano 2015, anticipando che a ottobre, a Milano, "annunceremo i partecipanti ai cluster proposti oggi con la partecipazione straordinaria di tutti i Paesi invitati, dall'America Latina all'Africa e l'Asia".
In tutto, i cluster dell'Expo Milano saranno nove: dopo l'annuncio a inizio marzo di quello dedicato al riso e quella del 30 marzo di caffè e cacao, "nei prossimi mesi annunceremo gli altri sei dedicati alle nuove catene alimentari: i cereali, il 26 aprile a Milano, e poi spezie, nutrizione nelle zone aride, isole e cibo, oceani e mare e speriamo di farne anche uno sull'ambiente del Mediterraneo", spiega Ciantia.
I cluster saranno quindi un'occasione, per i Paesi partecipanti, di confrontarsi e, perché no, collaborare. "Associarsi può essere la soluzione per affrontare alcuni dei numerosi problemi sociali, economici e politici che abbiamo - spoiega all'Adnkronos Toma Buringuriza, commissario generale della sezione Uganda - Grazie ai cluster possiamo superare i confini geografici che spesso hanno ostacolato la circolazione di prodotti e persone. La maggior parte degli ugandesi trae il proprio sostentamento proprio dal caffè, del quale siamo sia produttori che consumatori, ma la cosa più importante è che a Expo Milano 2015 porteremo la nostra gente, la nostra cultura, i nostri prodotti e le nostre tecnologie e contribuiremo all'idea di mettere insieme diverse nazioni attraverso prodotti comuni".
Presenza ufficiale per il caffè anche per il Guatemala "ma anche per quanto riguarda il cacao abbiamo una storia antica che affonda le sue radici in quella dei Maya - spiega all'Adnkronos l'ambasciatore Alfredo Trinidad Velasquez, commissario generale della sezione Guatemala - una tradizione che porteremo con noi a Milano". (www.adnkronos.com)


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