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SALUTE
E BENESSERE
Salute: 30% bimbi in sovrappeso, ma a rischio anche
10% dei normopeso
Se la percentuale dei bambini in sovrappeso
e obesità si conferma al 29%, un altro 10% può definirsi
a rischio in quanto 'predisposto' per fattori di rischio familiari o abitudini
alimentari quali il BMI (indici di massa corporea) dei genitori, abitudine
a spuntino e merenda qualitativamente non corretti, prima colazione non
adeguata e scarso movimento. Lo dimostrano i dati del Secondo 'Osservatorio
Nutrikid' realizzato da Nestle' in collaborazione con la Clinica Pediatrica
dell'Ospedale San Paolo di Milano e con SPES - Società per l'Educazione
alla Salute e il centro di ricerca Ales Research. Gli oltre 4400 questionari
compilati nel 2011 dai genitori nell'ambito del progetto didattico Nutrikid
(giunto alla 4^ edizione in corso con 200.000 bambini coinvolti sul territorio
nazionale) mostrano infatti alcuni trend significativi per valutare possibili
interventi preventivi, oltre che educativi.
I bambini del Lazio rappresentano idealmente a tavola i vizi e le virtu'
della media italiana: la percentuale di obesi o in sovrappeso, infatti,
è pari al 26%, di poco inferiore a quella nazionale del 29%, quasi
tutti fanno la prima colazione (92% contro il 90% della media nazionale)
anche se in maniera scorretta perché poco varia e poco ricca.
Anche la buona abitudine di mangiare diverse porzioni di frutta al giorno,
come per la media nazionale, è poco radicata con un 18% che non
ne consuma mai o soltanto occasionalmente. Nessuna differenza dal resto
del campione anche nella frequenza dell'attività fisica: i bambini
del Lazio che non praticano mai sport sono solo il 6%.
Indipendentemente dalle specifiche abitudini, oggi è condiviso
che se 'in casa' i modelli di riferimento, cioè i genitori, mostrano
abitudini alimentari corrette e relazioni interpersonali positive, si
svilupperanno comportamenti altrettanto corretti, senza eccessi, carenze
e ribellioni.
''Il rischio relativo per un bambino obeso di diventare un adulto obeso
aumenta con l'età ed è direttamente proporzionale alla gravità
dell'eccesso ponderale'', commenta Elvira Verduci della Clinica Pediatrica
Ospedale San Paolo Università degli Studi di Milano, ''fra i bambini
obesi in età prescolare, dal 26 al 41% è obeso da adulto,
e fra i bambini in età scolare dal 42 al 63%. La percentuale di
rischio sale al 70% per gli adolescenti obesi. Ecco perché è
importante conoscere i fattori di rischio per la comparsa di sovrappeso
e obesità e perché in tale ambito è importante parlare
di prevenzione.
L'avere uno o entrambi i genitori obesi è il fattore di rischio
più importante per la comparsa dell'obesità in un bambino.
Le abitudini alimentari scorrette, soprattutto al di fuori dei due pasti
principali (colazioni, spuntini e merende non adeguate) e i comportamenti
sedentari (poca attività fisica, abitare in città quindi
con poche infrastrutture e occasioni di movimento) hanno un'influenza
sul BMI del bambino per il 28%''. (res/mpd – www.asca.it)
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