|
ENTI E
MINISTERI
In DL salta data certa entrata in vigore succo al 20% in bibite
Coldiretti, Marini: ”cambiano i Governi ma non cambia
il modo di prendere in giro i cittadini”
Non c’è più una data
certa per l’entrata in vigore della norma che prevede l’aumento
al 20 per cento del succo di frutta nelle bibite. E’ la Coldiretti
a denunciare che il testo definitivo del decreto legge sulla miniriforma
della Sanità rimanda ai tempi indefiniti dell’esito della
notifica alle Autorità europee. “La necessità di subordinare
la norma alla procedura comunitaria è una pura invenzione. Evidentemente
cambiano i governi, ma non cambia il modo con cui vengono presi
in giro cittadini ed agricoltori facendo leggi utili, ma avendo già
trovato il cavillo per non applicarle mai”, ha affermato il presidente
della Coldiretti Sergio Marini. Siamo certi che - ha precisato Marini
- nella fase di conversione del decreto, il Parlamento saprà ridare
una reale efficacia alla norma, fissando una data certa per l’entrata
in vigore. Un impegno atteso dai 23 milioni di consumatori di bevande
gassate che con l’aumento della percentuale di succo potrebbero
ritrovarsi nel bicchiere 200 milioni di chili di arance in più
all’anno. Il provvedimento, infatti, praticamente raddoppia il contenuto
di frutta nelle bibite fissato fino ad ora da una legge nazionale ormai
datata (Legge n. 286 del 1961) per la quale le bevande al gusto di agrumi
possono essere colorate a condizione che esse - precisa la Coldiretti
- contengano appena il 12 per cento di succo di agrumi, spesso all’insaputa
dei consumatori. Con l’aumento del contenuto di succo si concorre
a migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione.
Consumare più frutta significa ridurre le malattie collegate direttamente
all'obesità che sono responsabili - continua la Coldiretti, sulla
base dei dati della Commissione europea - del 7 per cento dei costi sanitari
dell'Unione europea, questo perché l'aumento di peso è un
importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori,
il diabete, l'ipertensione, l'infarto e certi tipi di cancro. Rispetto
al testo originario, in cui si prevedeva una decorrenza “dal
1° gennaio 2013”, in quello approvato dal Consiglio dei Ministri
si legge testualmente che – conclude la Coldiretti - “decorsi
sei mesi dal perfezionamento con esito positivo della procedura di notifica
di cui alla direttiva 98/34/CE, le bevande analcoliche di cui all’articolo
4 del decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 1958, n.719, devono
essere commercializzate con un contenuto di succo naturale non inferiore
al 20 per cento”. (www.coldiretti.it)
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|
|