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ENTI E
MINISTERI
L'UE continuerà a distribuire aiuti alimentari ai bisognosi
Il piano per la distribuzione di cibo gratuito ai cittadini europei
più bisognosi, avviato nel 1987 nell'ambito della Politica Agricola
Comune (PAC), fornisce attualmente aiuti alimentari per 18 milioni di
persone che vivono sotto la soglia di povertà in 20 diversi paesi
dell'Unione.
Il cibo proveniva originariamente dalle scorte d'intervento PAC, ma essendosi
queste ridotte nel tempo, si è dovuto fare sempre maggiore affidamento
agli acquisti sul mercato libero, anche perché il numero dei cittadini
in stato di necessità è aumentato a causa della crisi economica.
Il programma europeo "Cibo per i bisognosi" continuerà
a fornire alimenti per i cittadini europei in stato di necessità
per altri due anni, grazie al piano di salvataggio approvato nella sessione
plenaria del Parlamento europeo e concordato con il Consiglio. Sul programma
fanno affidamento 18 milioni di persone tra le più povere d'Europa
in 20 diversi paesi.
"La crisi attuale insieme alle difficili condizioni climatiche ha
avuto un duro impatto sui poveri. Il programma [di aiuti alimentari] sostiene
circa 18 milioni di europei che sono senza casa, senza lavoro, anziani
o portatori di handicap, ma anche famiglie numerose e genitori singoli.
E' positivo che l'UE si sia ricordata di loro. Ma il compito più
importante è garantire la continuazione del programma che distribuisce
cibo ai poveri e ai bisognosi anche dopo il 2014", ha dichiarato
il relatore Czeslaw Adam Siekierski (PPE, PL)
Mantenere il programma operativo con la giusta copertura finanziaria fino
alla fine del 2013 è un "risultato importante", ha detto
Paolo De Castro (S&D, IT), Presidente della commissione agricoltura,
"ma non rappresenta la fine della vicenda".
Per evitare un taglio netto degli aiuti alimentari, proprio quando il
numero di persone che ne avrebbe bisogno aumenta, il Parlamento ha chiesto,
in una risoluzione del luglio 2011, di trovare una soluzione temporanea
che avrebbe permesso di salvare il programma.
Le nuove regole sono applicate dal primo gennaio 2012, permettendo al
programma di andare avanti fino alla fine del 2013 con un budget annuale
di massimo 500 milioni di euro.
Fabrizio Spada e Cristina Erbetta
Rappresentanza a Milano della Commissione europea
tel. +39.02.4675141
comm-rep-mil@ec.europa.eu
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