ENTI E MINISTERI

La Commissione Ue chiede agli Stati membri la restituzione di 214 milioni di euro di spese della PAC

Gli Stati membri dovranno rimborsare alla Commissione europea un importo totale di 214 milioni di euro di contributi dei fondi della politica agricola UE che, in base alla procedura di liquidazione dei conti risultano essere stati spesi in maniera irregolare. Questi importi riconfluiranno nel bilancio dell'Unione in seguito all'accertamento di violazioni delle norme sulla spesa agricola e di inadempienze nelle procedure di controllo applicate dagli Stati membri. Se infatti gli Stati membri sono responsabili del pagamento e della verifica delle spese della politica agricola comune (PAC), spetta alla Commissione controllare che essi abbiano fatto un uso corretto dei fondi stanziati.
Principali rettifiche finanziarie
In virtù della decisione della Commissione, saranno recuperati fondi dai seguenti Stati membri: Danimarca, Germania, Grecia, Spagna, Italia, Cipro, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Finlandia, Svezia e Regno Unito. Le principali rettifiche per paese sono:
• 76,6 milioni di euro a carico della Svezia per carenze nel sistema di identificazione delle particelle agricole (SIPA) e nel sistema di informazione geografica (SIG), nei controlli amministrativi e nelle sanzioni relativi(e) alle spese per gli aiuti per superficie, comprese le misure di sviluppo rurale connesse alle superfici;
• 70,9 milioni di euro a carico dell’Italia per controlli tardivi nel settore del latte;
• 22,3 milioni di euro a carico della Danimarca per carenze nei sistemi SIPA -SIG, nei controlli in loco e nel calcolo delle sanzioni.
Le tabelle accluse (allegati I e II) illustrano in dettaglio gli importi da recuperare in applicazione della decisione, per Stato membro e per settore.
Contesto
Gli Stati membri sono responsabili della gestione della maggior parte dei pagamenti della PAC, principalmente tramite i loro organismi pagatori. Essi sono inoltre responsabili dei controlli, ad esempio verificando le domande degli agricoltori per ottenere pagamenti diretti. La Commissione svolge oltre 100 audit ogni anno, verificando che i controlli effettuati dagli Stati membri e le correzioni delle carenze siano sufficienti e ha il potere di recuperare i fondi indebitamente spesi se gli audit dimostrano che le correzioni apportate dagli Stati membri non sono abbastanza efficaci da garantire che i fondi dell’UE siano stati spesi correttamente. (www.aiol.it)

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