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L’Italia è la prima potenza peschereccia del Mediterraneo.
Nel “Secondo Rapporto Pesca” dell’Inail si stimano
28mila unità impiegate, con un pescato pari a circa il 50% della
produzione totale. Nonostante le criticità che ne ostacolano la
crescita ulteriore, il settore della pesca, vitale per la nostra economia,
è oggi chiamato a ricercare e mantenere un equilibrio fra redditività
d'impresa e sfruttamento delle risorse ittiche.
L'Italia è la prima "potenza peschereccia" del Mediterraneo,
con un pescato pari a circa il 50% della produzione totale. Nonostante
le criticità che ne ostacolano la crescita ulteriore, il settore
della pesca, vitale per la nostra economia, è oggi chiamato ad
affrontare una sfida decisiva per la sua stessa sopravvivenza: ricercare
e mantenere un equilibrio fra redditività d'impresa e sfruttamento
delle risorse ittiche. L'Inail stima in circa 28mila le unità impiegate
nella pesca a tempo pieno per tutto l'anno. Il "Secondo Rapporto
Pesca", che sarà presentato il 18 ottobre alle ore 9.00 a
Civitavecchia presso il Centro Storico Culturale della Capitaneria di
Porto Forte Michelangelo, via delle Quattro Porte, prende in considerazione
un periodo di cinque anni (2003-2008) lungo il cui arco vengono esaminati
l'andamento infortunistico e i sinistri marittimi. Punto di sintesi del
Rapporto, dopo un'attenta osservazione delle pratiche di lavoro a bordo
dei pescherecci, è l'individuazione di soluzioni che, oltre a garantire
l'imprescindibile sicurezza sul lavoro, consentano la modernizzazione
competitiva del settore e la valorizzazione del prodotto. Alla presentazione
del Rapporto aprirà i lavori Marco Fabio Sartori, Presidente dell'Inail.
Oltre agli autori, parteciperanno i rappresentanti del mondo istituzionale
e produttivo del comparto della pesca. Fra gli altri, Fedele Nitrella,
Comandante Capitaneria di Porto Civitavecchia, Luigi Giannini, direttore
generale Federpesca, Enrico Maria Pujia, direttore generale Trasporto
Marittimo e delle Acque Interne Ministero Infrastrutture e Trasporti.
In chiusura Giuseppe Lucibello, direttore generale dell'Inail. (www.aiol.it)
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