|
ENTI E
MINISTERI
Maggiori diritti per i consumatori sugli acquisti on-line
Buone notizie per i consumatori: la nuova normativa dell'UE rafforzerà
i loro diritti in tutti e 27 gli Stati membri. Il Parlamento europeo,
a schiacciante maggioranza (615 a favore, 16 contrari, 21 astenuti), ha
adottato il 5 luglio la direttiva sui diritti dei consumatori, che la
Commissione europea aveva proposto nell'ottobre 2008. Il voto giunge dopo
un accordo tra le tre istituzioni dell'UE (Commissione europea, Parlamento
europeo e Consiglio dei ministri).
Il commissario UE per la Giustizia, Viviane Reding, che già nel
2007 e nel 2009 aveva sostenuto fermamente norme UE a favore dei consumatori
volte a ridurre drasticamente le spese di roaming per la telefonia mobile,
ha affermato: "È un gran giorno per i 500 milioni di consumatori
europei: l'odierna adozione della nuova direttiva dell'UE sui diritti
dei consumatori rafforzerà tali diritti e metterà fuori
legge quei truffatori che in Internet si fanno pagare con l'inganno per
oroscopi o ricette offerti apparentemente gratis. Gli acquirenti non verranno
più raggirati e costretti, al momento dell'acquisto di un biglietto,
a pagare un'assicurazione viaggio o il noleggio di un'auto che non desiderano.
E tutti avranno 14 giorni a disposizione per restituire le merci acquistate
a distanza, che sia via Internet, per posta o per telefono".
La proposta eliminerà spese e costi nascosti in Internet. I consumatori
saranno protetti contro le "trappole dei costi". Da adesso in
poi, i consumatori dovranno confermare esplicitamente di aver capito che
vi è un prezzo da pagare.
I venditori dovranno indicare chiaramente il costo totale del prodotto
o servizio, incluso qualunque addebito supplementare. Gli acquirenti on-line
non dovranno pagare addebiti o altri costi se non ne sono stati adeguatamente
informati prima dell'effettuazione dell'ordine.
Quando acquistate on-line, ad esempio un biglietto aereo, è possibile
che vi vengano offerte opzioni supplementari, quali assicurazioni viaggio
o noleggi auto. Tali servizi supplementari possono essere offerti mediante
caselle preselezionate. Attualmente i consumatori sono spesso costretti
a deselezionare queste caselle se non desiderano i servizi supplementari.
Con la nuova direttiva, le caselle preselezionate saranno vietate in tutta
l'Unione europea.
Il periodo durante il quale i consumatori possono recedere dal contratto
di acquisto è portato a 14 giorni di calendario (rispetto ai sette
attualmente prescritti dalla normativa dell'UE). Ciò significa
che i consumatori possono restituire le merci per qualunque ragione se
cambiano parere. I commercianti sono tenuti a corrispondere un rimborso
ai consumatori per il prodotto entro 14 giorni dal recesso. Il rimborso
deve coprire anche le spese di consegna. In generale, il commerciante
assume su di sé il rischio di eventuali danni alle merci che si
verificano durante il trasporto fino al momento in cui l'acquirente ne
prende possesso.
I consumatori disporranno di un formulario di recesso standard che potranno
usare (senza essere obbligati a farlo) se, cambiato parere, desiderano
recedere da un contratto concluso a distanza o a domicilio. Ciò
renderà più facile e rapido il recesso se il contratto è
stato concluso nell'UE. I commercianti non potranno più addebitare
ai consumatori costi supplementari per i pagamenti con carta di credito
(o altri mezzi di pagamento), se non i costi effettivamente sostenuti
per offrire tale opzione di pagamento. I commercianti che mettono a disposizione
linee telefoniche dirette su cui i clienti possono contattarli relativamente
al contratto non potranno addebitare per le telefonate più dei
normali costi telefonici.
Se i commercianti desiderano che siano i clienti a sostenere i costi di
resa delle merci in caso di ripensamento, essi devono informarne chiaramente
e preventivamente i consumatori, altrimenti devono sostenere essi stessi
tali costi. Prima della vendita, il commerciante deve fornire almeno una
chiara stima dei costi massimi di resa di merci ingombranti, ad esempio
un divano, acquistate via Internet o per corrispondenza, così che
il consumatore possa decidere in modo informato da chi acquistare.
Anche le informazioni sui contenuti digitali devono essere più
chiare, comprese quelle relative alla compatibilità con hardware
e software e all'applicazione di eventuali sistemi tecnici di protezione,
che ad esempio limitino il diritto del consumatore di fare copie del contenuto.
I consumatori avranno il diritto di recedere dagli acquisti di contenuti
digitali, come i download di musica o di video, ma solo fino al momento
di inizio dell'effettivo processo di download.
Matteo Fornara e Cintia Dantas
Rappresentanza a Milano della Commissione Europea
tel. +39.02.467514229
matteo.fornara@ec.europa.eu
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|
|